Volontaria a Sydney. ”La gioia della GMG fa bene”

E’ una dei tanti che hanno lavorato per organizzare la XXIII GMG di Sydney. Ma non è nata in Australia, bensì a Firenze. Incontriamo Anna Lia Alvisi, a Sydney da due anni, l’ultimo dei quali passato a tradurre i testi per il comitato organizzatore. “Fare il volontario per mesi e mesi non è facile”, racconta. Ecco perché “ci vuole la fede, qualcosa che spinge al di là di una questione materiale”.
E sulla risposta della “sua” nuova città? “Si respira un’aria diversa per Sydney, che sicuramente non è abituata ad un evento di questo tipo e a tanto calore, così e tutto insieme”.
Come sei entrata nel comitato organizzatore?
“Mi sono proposta, hanno valutato la mia domanda e sono stata presa. Per organizzare una GMG non basta essere bravi, ci vuole sicuramente entusiasmo e volontà. Fare il volontario per mesi e mesi non è facile. Ci vuole anche la fede, perché non c’è un motivo economico, ma qualcosa che ti spinge a farlo, al di là di una questione materiale”.
Come ci si sente a fare bene per gli altri?
“Si prova una grandissima soddisfazione, soprattutto ora che l’evento è entrato nel vivo nei giorni più importanti. Ora che ci siamo, è bello vedere che le cose preparate per mesi e mesi diventano realtà”.
Di cosa ti sei occupata in prima presona?
“Di traduzioni. Ho fatto le traduzioni in italiano e in inglese di tutto il materiale per la GMG”.
Come sta andando la GMG dal tuo punto di vista?
“Benissimo mi sembra. Tantissimi giovani sono felici, contenti, cantano nelle strade. E’ bellissimo, c’è un’atmosfera fantastica. Si respira un’aria diversa per Sydney, che sicuramente non è abituata ad un evento di questo tipo e a tanto calore”.
Due anni sono pochi, ma un po’ ti consideriamo italo-australiana. Hai imparato a conoscere gli abitanti di Sydney. Cosa stanno dicendo in questi giorni?
“Sono molto sorpresi da tutta questa gioia. Lì per lì erano un pò preoccupati perché non sapevano cosa aspettarsi: le strade sono chiuse, c’è una vera e propria invasione di giovani. Però è una folla allegra, una folla che trasmette gioia e voglia di esserci e di vivere bene. Molti pensavano fosse solo una cosa religiosa, molto seria, ma alla fine hanno capito che è una festa”.
Insomma, la GMG ha fatto breccia…
“Penso di si, perché tanta gioia così fa veramente bene…”