Il Papa in Germania: quattro giorni per riportare Dio nella società

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Ovviamente le polemiche ci saranno, ma i quattro giorni di Benedetto XVI in Germania saranno anche la prima vera occasione per il Papa di visitare ufficialmente la sua nazione, e l’invito è stato unanime. Il viaggio del Papa tedesco in Germania dal 22 al 25 settembre non è il primo. Benedetto XVI è stato a Colonia per la GMG nel 2005 e in Baviera nel 2006. Ma quelli erano viaggio molto diversi. L’incontro coi giovani e il ritorno nella regione che da sempre si dichiara vicina a Roma e lontana dalla Grande Germania, non sono la stessa cosa di un viaggio nella capitale della nazione riunificata. Berlino è una città secolarizzata e segnata dalla immigrazione, una città con una storia tragica e un futuro che sembra sempre più lasciare fuori Dio e la fede. Una città difficile che Benedetto XVI si propone di conquistare con un discorso al Parlamento (accettando che qualcuno non venga) e con la messa nello Stadio Olimpico come fece Giovanni Paolo II.

Ai politici il Papa potrebbe parlare di bioetica, ai fedeli, che sono molti più del previsto, del ritorno di Dio nella vita della nazione. Gli ultimi dettagli del viaggio sono stati illustrati ai giornalisti dal direttore della Sala Stampa vaticana Padre Federico Lombardi. Cardinali e vescovi nel seguito, appuntamenti con le molte delegazioni dagli ebrei ai musulmani, agli ortodossi e all’incontro doppio con la Chiesa Evangelica. Ecco l’altro punto forte del viaggio: il dialogo con la Chiesa della Riforma. In Germania cattolici e protestanti si incontrano di continuo, lavorano insieme e si confrontano e forse si “contaminano a vicenda”. Per questo Benedetto XVI ha accettato di dare spazio non solo alla preghiera comune ad Erfurt, ma anche ad un incontro dei vertici del Consiglio delle Chiese Evangeliche. Erfurt è la terra di Lutero, ma è anche la terra nella cui regione i cattolici hanno mantenuto la fede durante l’epoca della DDR. Etzelsbach , a 80 chilometri, è un’ enclave fedele a Roma che il Papa visita per dire il suo grazie. Qui Benedetto recita i vespri mariani e incontra la gente che ha bisogno di riconciliarsi con l’altra parte della Germania.

Ratzinger sarà anche il primo papa a visitare Friburgo, città del sud cattolico ma diverso dalla Baviera. Città dove Benedetto ha scelto di incontrare i cattolici impegnati nella società. In particolare i rappresentati del Consiglio del Comitato Centrale dei Cattolici Tedeschi (ZDK), una vera presenza politica e sociale in Germania che non può essere paragonata a nessun altro organismo laicale in Europa. Al laicato è dedicato anche un incontro domenica pomeriggio, quasi per lasciare il messaggio conclusivo del viaggio. Ai giovani che il Papa incontra a Friburgo, Benedetto lascia la riflessione sul tema del viaggio: Dove c’è Dio là c’è futuro. Diversi gli omaggi alla nazione tedesca, dall’ incontro con i Giudici della Corte Costituzionale che custodiscono la carta fondamentale della Germania rinata dopo la II Guerra Mondiale, a quello con l’ ex Cancelliere Helmut Kohl, prostrato nel fisico ma lucidissimo. Liturgie accurate e dedicate alla gente, alla Chiesa e ai santi Patroni della Germania, discorsi che voleranno alto ai temi fondamentali ed essenziali della fede cattolica, al ritorno di Dio nella società e nella cultura.

I vescovi tedeschi, che stanno vivendo il processo di dialogo interno alla Chiesa affrontando anche il “memorandum” dei teologi dissidenti, incontreranno il Papa in un pranzo ufficiale. Benedetto, che ha incontrato la presidenza della Conferenza episcopale qualche settimana fa a Castelgandolfo, vuole lasciare che il dibattito faccia il suo corso. Uno dei temi al centro del dibattito, la questione della pedofilia, è già efficacemente affrontato in Germania, e forse durante il viaggio potrebbe esserci un incontro con le vittime. Ma questo lo sapremo semmai ad incontro avvenuto.

 

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