Tra i pellegrini italiani /1 Un prete di Piacenza: dal papa parole dirette al cuore

Sono tanti i sacerdoti, religiosi e religiose che accompagnano i pellegrini. La maggior parte di loro sono giovani, è anche la loro GMG. Incontriamo Don Paolo Mascilongo della diocesi di Piacenza, che orgogliosamente ci dice, “Siamo in quaranta giovani”, a sottolineare una presenza viva e forte. La GMG? “Un modo per conoscere e vivere la Chiesa diversamente”, dice, perché “la Chiesa è giovane.”
Cosa pensa del primo discorso del papa ai giovani?
“Sono sicuramente messaggi forti. C’è molta attesa per le parole dei prossimi giorni. Speriamo siano semplici ed efficaci come sempre. In generale i giovani sentono la fatica di tanti discorsi complicati. Penso che dal papa ci si debba attendere sempre una parola diretta al loro cuore.”
Perché i giovani vengono da così lontano, per una Giornata mondiale della gioventù?
“Molti sono reduci dalle altre giornate mondiali, e hanno portato con sé l’esperienza bella degli appuntamenti passati. Altri vogliono vivere un’esperienza nuova. Qualcuno si è aggiunto all’interno del cammino di fede in questi anni, e vuole viverlo e testarlo così. C’è anche il fascino del paese lontano, dell’Australia, del viaggio. Ma certamente c’è un desiderio di vivere quest’esperienza di fede insieme.”
A cosa serve realmente la GMG?
“Credo che sia un modo di conoscere e vivere la Chiesa in un modo diverso. Vuol dire vedere che la Chiesa è giovane, c’è in tutto il mondo e ci sono tanti modi di viverla. E poi può portare entusiasmo nella vita”.
Il tema della GMG è la forza dello Spirito Santo, per essere testimoni, proprio nella vita…
“E’importante essere testimoni, perché è l’unico modo per far avvicinare gli amici a Dio. Molti giovani vivono la loro fede. Forse non sono tantissimi, ma c’è chi sperimenta la bellezza ogni giorno, e la vive a fondo. Penso che tutto ciò si veda nella vita, perché c’è uno spessore diverso”.
Quanto può incidere la fede nel quotidiano?
“Incide moltissimo. Conosco giovani che vivono la loro fede e vivono un impegno, o comunque vivono diversamente nel proprio quotidiano. La fede trasforma la vita, e la vita è fatta di quotidiano, di relazioni, di amicizie, di società…”