Seminare amore e ricordare che il Regno di Dio è un dono, la domenica di Papa Francesco

“Pioggia di famiglie” in piazza San Pietro per Papa Francesco che ha aperto il convegno ecclesiale della diocesi di Roma con una riflessione sull’essere genitori. “La nostra città deve rinascere moralmente e spiritualmente” ha detto e poi alle famiglie ha ricordato attenzione alle “colonizzazioni ideologiche che avvelenano l’animo” e le famiglie devono agire contro queste colonizzazioni “che fanno tanto male e distruggono la società e la famiglia.
La vocazione ad essere genitori, ha spiegato il Papa, è un dono speciale che rende le mamme e i papà ancora più simili a Dio: “Questo non dice sui giornali, ma è la verità dell’amore””. I figli guardano e scrutano i genitori e imparano da loro ad amare “cercano di cogliere nei vostri gesti – ha detto il Papa ai genitori presenti- se siete felici di essere diventati genitori ed essere marito e moglie. Vi scrutano per vedere se è possibile essere buoni”.
E c’è la bellezza della differenza: “Essere genitore – ha detto Francesco- si fonda sulla diversità di essere maschio e femmina questa è la prima e più fondamentale differenza costitutiva dell’essere umano.” Farsi più uomo e farsi più donna far crescere l’altro nelle differenze è fondamentale e si vede nello sguardo delle coppie anziane ancora capaci di gesti di tenerezza. Diversità che diventa complementarietà e reciprocità, i figli maturano vedendola nel matrimonio, maturano la propria identità e imparano a riconoscere attraverso le figure femminili l’essere donna e così viceversa per le figure maschili.
Francesco ha parlato anche delle tensioni e delle separazioni: “quanto male fanno i genitori separati quando uno parla male dell’altro. I figli crescono con una tensione che non sanno risolvere e impara il brutto cammino dell’ipocrisia.” Sostenere i figli e compito dei genitori perché nel giorno del matrimonio sono diventati collaboratori dello Spirito Santo: “Siate missionari dei vostri figli e impareranno da voi che seguire il Signore porta entusiasmo.”
Infine un pensiero ai nonni per loro che sono la saggezza della famiglia “che hanno salvato la fede in tanti paesi dove era proibita la religione e portavano di nascosto i bambini a farli battezzare.” Sono una ricchezza come l’amore, seminate amore ha detto il Papa, ricordando un bimbo entusiasta di aver visto i genitori baciarsi.
Nella catechesi prima dell’ Angelus di mezzogiorno il Papa ha parlato del Regno di Dio: “una realtà umanamente piccola e apparentemente irrilevante. Per entrare a farne parte bisogna essere poveri nel cuore; non confidare nelle proprie capacità, ma nella potenza dell’amore di Dio; non agire per essere importanti agli occhi del mondo, ma preziosi agli occhi di Dio, che predilige i semplici e gli umili. Quando viviamo così, attraverso di noi irrompe la forza di Cristo e trasforma ciò che è piccolo e modesto in una realtà che fa fermentare l’intera massa del mondo e della storia.”
Dopo la preghiera mariana il Papa ha ricordato: “giovedì prossimo sarà pubblicata una Lettera Enciclica sulla cura del creato. Invito ad accompagnare questo avvenimento con una rinnovata attenzione alle situazioni di degrado ambientale, ma anche di recupero, nei propri territori. Questa Enciclica è rivolta a tutti: preghiamo perché tutti possano ricevere il suo messaggio e crescere nella responsabilità verso la casa comune che Dio ci ha affidato.” Nei saluti il Papa ha poi aggiunto: “Saluto il gruppo che ricorda tutte le persone scomparse e assicuro la mia preghiera. Come pure sono vicino a tutti i lavoratori che difendono in modo solidale il diritto al lavoro, che diritto alla dignità”. In piazza tra gli striscioni anche uno dei lavoratori della Ericsson contro i licenziamenti.