Il “no” al gender di Papa Francesco. La giornata

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Il sacramento del matrimonio, uno dei “tesori più importanti che hanno i popoli latinoamericani”. Così Papa Francesco, che questa mattina ha ricevuto in visita ad Limina i vescovi del Puerto Rico. Nel discorso consegnato, Bergoglio torna ancora una volta con veemenza sulla questione del gender, che mette a rischio il “valore” e la “bellezza del matrimonio”. “La complementarietà di uomo e donna – ha detto il Papa -, vertice della creazione divina, è messa in discussione per quella che viene chiamata ideologia del gender, in nome di una società più libera e più giusta. Le differenze tra uomo e donna non sono per la contrapposizione o la subordinazione ma piuttosto per la comunione e la generazione, sempre a immagine e somiglianza di Dio”. “Senza il reciproco contributo – ha detto ancora – nessuno dei due può comprendersi in profondità”.

Il Papa ha chiesto ai vescovi una pastorale che affronti i gravi problemi sociali che colpiscono la famiglia, ha detto il Papa, dalla difficile situazione economica, la emigrazione, la violenza domestica, la disoccupazione, il narcotraffico e la corruzione. Ha chiesto di ricorrere “all’amicizia e all’aiuto fraterno”, oltre ad essere “servitori del perdono di Dio, soprattutto nel Sacramento della Riconciliazione, che permette di sperimentare nella propria carne l’amore” del Signore.

Prima dell’incontro con i vescovi puertoricani, il Papa aveva presieduto la riunione del C9, i cardinali che lavorano alla riforma della Curia. Tra le nomine di oggi, inoltre, quella del vescovo di Berlino, che sarà Mons. Heiner Koch, nato il 13 giugno 1954 a Düsseldorf, nell’arcidiocesi di Köln. Ha compiuto gli studi teologici a Bonn ed è stato ordinato sacerdote il 13 giugno 1980, nel clero dell’arcidiocesi di Köln.

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