Siccità in Africa: la Chiesa si mobilita domenica 18 settembre

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Un invito ‘a dividere il pane con i bisognosi’: così papa Benedetto XVI in ogni suo intervento sollecita continuamente l’attenzione sui “tanti fratelli e sorelle che nel Corno d’Africa patiscono le drammatiche conseguenze della carestia, aggravate dalla guerra e dalla mancanza di solide istituzioni”. Le stime delle persone colpite dalla terribile siccità che coinvolge la Somalia, l’Etiopia, il Kenya, Gibuti e mette a rischio l’Eritrea, il Sud Sudan, l’Uganda e la Tanzania hanno superato i 12 milioni e le notizie sono sempre più allarmanti.

Facendo proprie le parole di papa Benedetto XVI, la presidenza della Cei, ha subito disposto l’immediato stanziamento di un milione di euro dai fondi dell’8 per mille, a cui Caritas italiana ha aggiunto un ulteriore contributo di 300.000 euro, e ha lanciato una colletta nazionale con una raccolta straordinaria per domenica 18 settembre 2011, al fine di sollecitare le comunità cristiane a esprimere solidarietà alle popolazioni colpite dalla siccità attraverso gli interventi di Caritas italiana in collaborazione con le Caritas locali che da mesi sono mobilitate per rispondere ai bisogni.

Le offerte raccolte nelle comunità saranno inviate a Caritas Italiana, Via Aurelia 796 – 00165 Roma, utilizzando il conto corrente postale n. 347013 o mediante bonifico bancario su UniCredit Banca di Roma SpA, via Taranto 49, Roma – Iban: IT 50 H 03002 05206 000011063119 specificando nella causale “Carestia Corno d’Africa 2011”. Per altre offerte, è anche possibile utilizzare i seguenti canali: Intesa Sanpaolo, via Aurelia 796, Roma – Iban IT 19 W 03069 05092 100000000012; Banca Popolare Etica, via Parigi 17, Roma – Iban IT 29 U 05018 03200 000000011113; Carte di credito, telefonando a Caritas Italiana tel. 06.66177001, in orario d’ufficio.

Inoltre in vista dell’imminente visita del Papa in Germania, in programma dal 22 al 25 settembre, l’Arcivescovo di Friburgo e presidente della Conferenza Episcopale Tedesca, monsignor Robert Zollitsch, ha affermato che sarà creato il ‘Fondo Benedetto per l’Africa Orientale’, una specie di colletta per i popoli che soffrono la fame nel Corno d’Africa. Intanto la crisi nel Corno d’Africa, colpita da mesi da una terribile siccità e dalla conseguente carestia che coinvolge 13 milioni di persone, continua ad aggravarsi e necessita di interventi destinati a protrarsi nel tempo. Dinanzi a questo scenario le Caritas del Kenya, Etiopia, Somalia e Gibuti, i paesi più colpiti dalla crisi, impegnate da mesi nell’aiuto alla popolazione, hanno proposto a Caritas Italiana e alla rete delle Caritas del mondo i loro piani di intervento su scala nazionale per i prossimi 8 mesi.

Vediamo più in dettaglio questi progetti che offrono aiuto complessivamente a 300.000 persone, per lo più fasce vulnerabili come bambini, donne, anziani, malati, disabili. I piani si articolano in 20 diocesi di 4 paesi. Il piano prevede sia aiuti d’urgenza nell’ambito dell’assistenza alimentare, sia azioni di medio periodo per favorire la ripresa di un’autonoma capacità di reddito delle persone e renderle meno vulnerabili a future condizioni climatiche avverse. In particolare gli ambiti di intervento principali sono: assistenza nutrizionale e sanitaria: assistenza alimentare, supporto alle strutture sanitarie, distribuzione di medicinali e di viveri a persone vulnerabili colpite da malnutrizione, soprattutto bambini, donne, disabili, malati, sfollati; approvvigionamento e conservazione dell’acqua: riparazione e costruzione di pozzi, cisterne e ripristino di fonti d’acqua; realizzazione di dighe e terrazzamenti; distribuzione di carburante per le pompe e di kit per la potabilizzazione; sostegno alla ripresa dell’allevamento e dell’agricoltura: distribuzione di animali, e di foraggio per il bestiame, fornitura di sementi e attrezzi agricoli, cure veterinarie.

Gli interventi sono realizzati in 14 diocesi dell’area centrale, nord ed est del Kenya, in 5 diocesi dell’area sud-orientale e del nord dell’Etiopia, in alcune zone del centro-sud della Somalia, e nella parte nord e intorno alla capitale della Repubblica di Gibuti. Sin dai primi giorni di luglio Caritas Italiana sta seguendo con attenzione l’evolversi dell’emergenza ed è in costante contatto con le Caritas coinvolte per il coordinamento complessivo dell’azione nell’area. Inoltre per la colletta del 18 settembre Caritas ha lanciato una campagna dal titolo ‘Fame di pane e di futuro’ proprio per sottolineare la necessità di coniugare il dovuto aiuto d’urgenza ad un’azione che contribuisca a costruire un futuro per le popolazioni colpite dalla carestia libero dalla miseria e dalle cause strutturali che la provocano.

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