Santa Sede- Gran Bretagna: lavorare sui valori comuni per lo sviluppo globale
Sono molti i principi e i valori comuni sui quali la Santa Sede e il Regno Unito possono lavorare insieme. La conferma viene direttamente dalle parole del Papa e del nuovo ambasciatore che ha presentato le sue lettere credenziali a Benedetto XVI a Castelgandolfo. Uno dei temi al cento dei due discorsi è stato il relativismo morale. Quando le politiche non tengono in conto e non promuovono valori si arriva “alla frustrazione, disperazione, egoismo e disprezzo per la vita e la libertà altrui”, ha detto il Papa all’ambasciatore Nigel Marcus Baker riferendosi ai fatti avvenuti in Inghilterra quest’estate.
Compito dei responsabili politici quindi quello di cercare “urgentemente i mezzi per sostenere l’eccellenza nell’educazione, per promuovere opportunità sociali e crescita economica, esaminare vie per favorire occupazione a lungo termine e produrre ricchezza in maniera più equa e generalizzata a tutta la società”. Significativa in questo senso la visita della Regina Elisabetta alla repubblica di Irlanda: una “pietra miliare nel processo di riconciliazione” tra i due popoli. Il Papa ha ricordato la sua recente visita nel paese e la beatificazione del cardinale John Henry Newman, “un grande inglese- ha detto- che ho ammirato per tanti anni e la cui elevare agli altari è stato un personale desiderio soddisfatto.”
A proposito della collaborazione con i paesi in via di sviluppo il Papa ha detto che “promuovere modelli di sviluppo che utilizzano le conoscenze moderne alle risorse naturali avrà anche il vantaggio di una migliore protezione dell’ambiente per i paesi emergenti e sviluppati allo stesso modo.” Ed è per questo che “la Santa Sede accoglie con favore il recente annuncio del primo ministro Cameron della sua intenzione di blindare il bilancio per gli aiuti umanitari della Gran Bretagna.” L’augurio è quello di poter sviluppare nuove forme di collaborazione con la Santa Sede. Da parte sua l’ambasciatore Baker ha detto che il cambiamento climatico e la proliferazione delle armi, il dialogo tra fedi e credenti per la pace nel mondo, la lotta contro la povertà. Sono le “immense sfide globali che richiedono decisione e prontezza a lavorare insieme” Tolleranza, compassione, rispetto per gli altri: “Questi valori – ha detto Baker – sono parte integrante della politica britannica nei rapporti internazionali.
Ma riconosciamo che essi non possono rimanere semplici enunciazioni di principio. Dobbiamo cercare di applicarli nella realtà, lavorando con altri nel rispetto delle differenze, riconoscendo i nostri errori ed assicurando la nostra disponibilità a lavorare per ciò che sia pratico e realizzabile”. Il nuovo ambasciatore ha quindi richiamato il bisogno che l’Inghilterra ha di una “nuova cultura della responsabilità sociale”. “Ma – ha aggiunto – abbiamo anche bisogno di lavorare con gli altri e tra questi la Santa Sede, sulle principali questioni internazionali per condividere un obiettivo comune, anzi, valori comuni”.