Una nuova rivista per i “cirenei di sempre”

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Il binomio preghiera e carità è inscindibile. Lo affermano i promotori della rivista “Preghiera e Carità” in distribuzione in questi giorni in occasione del XXV congresso eucaristico nazionale in corso di svolgimento ad Ancona e che sarà concluso con una solenne celebrazione eucaristica presieduta da papa Benedetto XVI. Il titolo del numero zero della rivista (diretta da Raffaele Iaria ed edita da Tau) riprende il tema del Congresso “Signore da chi andremo?”.

“Da chi andremo noi volontari, noi operatori ma anche beneficiati, noi che portiamo il paralitico all’incontro con il Cristo, ma anche noi ‘portati’?”, si chiedono i direttori editoriali p. Luigi Mezzadri e mons. Giancarlo Perego nel presentare la rivista: “Da chi ci lasceremo guidare? Simone di Cirene è il primo nella diaconia, è uno dei pochi testimoni che ‘hanno visto la sua Gloria’”. La rivista si rivolge ai cirenei di oggi e di sempre. Vuole imparare da loro e aiutarli a “trasformare il dono del loro coraggio nel coraggio di aprirsi al dono della preghiera”.

Icona introduttiva della rivista è proprio quell’uomo solo, un curioso attirato dal tumulto che aveva sentito per strada e costretto a portare la croce di uno che non conosceva, che non era della sua gente e che era avviato al patibolo. Non sapeva che il condannato era Gesù, il Nazareno. Non era un volontario. Fu costretto dai soldati a portare la Croce. “Certo colpisce – scrivono p. Mezzadri e mons. Perego – il fatto che l’unica persona che abbia aiutato Gesù sia stato Simone di Cirene (Lc 23, 26), un africano, un libico, un esponente di quella gente che viene sui barconi a spaventarci”.

 

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