Il papa dice grazie ai vescovi indiani per il loro impegno sociale

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Una mattinata di lavoro per Papa Benedetto XVI che si trova ancora nella residenza estiva di Castelgandolfo. In visita ad Limina sono arrivati i vescovi indiani. A loro il Papa ha espresso il suo grazie per l’impegno sociale e pastorale spesso in situazioni critiche e non solo per la povertà. La vostra è una “espressione dell’amore di Dio per l’umanità attraverso la carità e l’esempio del clero, dei religiosi e dei fedeli laici”.

 

 

Il Papa ha chiesto una attenzione particolare per la educazione dei giovani e ha lodato “gli sforzi compiuti dall’intera comunità cristiana per preparare i giovani cittadini” indiani “a costruire una società più giusta e prosperosa”, impegno che da lungo tempo contraddistingue le Chiese locali in Un grazie speciale ai religiosi “che sono spesso eroi non celebrati della vitalità della Chiesa locale in India”. Benedetto XVI ha concluso chiedendo ai vescovi indiani di incoraggiare i giovani “a considerare seriamente la vita consacrata o sacerdotale” e di parlare ai loro genitori perché sappiano sostenerli. In mattinata il Papa ha anche ricevuto il cardinale Angelo Scola che il 25 settembre prossimo si insedierà sulla cattedra di Sant’Ambrogio. Il cardinale ha salutato ieri Venezia di cui è stato Patriarca dal 2002. “Sono molto, molto commosso- ha detto in una intervista alla Radio Vaticana- e porto Venezia nel cuore. Sono convinto che Venezia giocherà un ruolo decisivo per il futuro della Chiesa e per il futuro non solo del nostro Paese, perché è veramente una città dell’umanità.” Nell’intervista il porporato ha parlato della GMG di Madrid e della situazione italiana.

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