Il Papa prega per i migranti morti. Dieci anni fa l’elezione di Benedetto XVI
L’ennesima tragedia dei migranti nel Mediterraneo è stata ricordata stamane nel corso del Regina Coeli da Papa Francesco. “Rivolgo un accorato appello – è stato il grido del Pontefice – affinchè la comunità internazionale agisca con decisione e prontezza, onde evitare che simili tragedie abbiano a ripetersi. Sono uomini e donne come noi, fratelli nostri che cercano una vita migliore, affamati, perseguitati, feriti, sfruttati, vittime di guerre, cercano una vita migliore, cercavano la felicità, vi invito a pregare in silenzio prima e poi tutti insieme per questi fratelli e sorelle”.
Il Papa, che ha anche ricordato l’avvio a Torino dell’ostensione della Sindone, ha poi parlato del valore e del significato della testimonianza cristiana. ” Il testimone – ha spiegato Papa Bergoglio – è uno che ha visto con occhio oggettivo, ma non indifferente. Ha visto e si è lasciato coinvolgere. Ricorda non solo perchè sa ricostruire in modo preciso i fatti accaduti, ma perchè quei fatti gli hanno parlato e lui ne ha colto il senso profondo. Allora il testimone racconta, non in maniera fredda e distaccata, ma come uno che si è lasciato mettere in questione, e da quel giorno ha cambiato vita. La Chiesa ha il compito di prolungare nel tempo questa missione; ogni battezzato è chiamato a testimoniare, con le parole e con la vita, che Gesù è risorto, che è vivo e presente in mezzo a noi. Tutti noi siamo chiamati a dare testimonianza che Gesù è vivo”.
La testimonianza di un cristiano – ha concluso il Papa – “è tanto più credibile quanto più traspare da un modo di vivere evangelico, gioioso, coraggioso, mite, pacifico, misericordioso”.
E ricorrre oggi il decimo anniversario dell’elezione di Papa Benedetto XVI. Era infatti il 19 aprile 2005 quando alla quarta votazione il conclave, che si era riunito dopo la morte di Giovanni Paolo II, elesse quale successore il Cardinale Joseph Ratzinger, Decano del Sacro Collegio e Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede.