“Andate e fate discepoli tutti i popoli”. Il papa svela il tema della GMG di Rio
Ancora atmosfera madrilena per Benedeto XVI che oggi ha tenuto la consueta udienza generale a Castelgandolfo nel cortile della villa pontificia. Il Papa al termime dell’incontro festoso ha anche annunciato il tema odelle prossime Giornate Mondiali della Gioventù. Quella dell’anno prossimo, che si svolgerà nelle singole Diocesi, avrà come motto: “Siate sempre lieti nel Signore!”, tratto dalla Lettera ai Filippesi (4,4); mentre nella Giornata Mondiale della Gioventù del 2013 a Rio de Janeiro, il motto sarà il mandato di Gesù: “Andate e fate discepoli tutti i popoli!” (cfr Mt 28,19).”
Un evento ecclesiale emozianamte ha ricordato il papa, dove circa due milioni di tutti Continenti “hanno vissuto, con gioia, una formidabile esperienza di fraternità, di incontro con il Signore, di condivisione e di crescita nella fede: una vera cascata di luce.”
Il papa ha subito ringraziato per il grande lavoro svolto “generosamente per questa Giornata” dal cardinale di Madrid ai Reali di Spagna a tutto il paese.
Difficile per Benedetto XVI ripercorrere tutti momenti della Giornata dall’ “entusiasmo incontenibile con cui i giovani mi hanno ricevuto, il primo giorno, nella Piazza de Cibeles, fino le loro parole ricche di attese, il loro forte desiderio di orientarsi alla verità più profonda e radicarsi in essa, quella verità che Dio ci ha dato di conoscere in Cristo. Nell’imponente Monastero di El Escorial, ricco di storia, di spiritualità e di cultura, ho incontrato le giovani religiose e i giovani docenti universitari.”
Un particolare ricordo per l’incontro con i professori , formatori delle nuove generazioni “guidandole nella ricerca della verità non solo con le parole, ma anche con la vita, consapevoli che la Verità è Cristo stesso .”
Poi la Via Crucis nel centro della città “una moltitudine variegata di giovani ha rivissuto con intensa partecipazione le scene della passione e morte di Cristo: la croce di Cristo dà molto più di ciò che esige, dà tutto, perché ci conduce a Dio.”
La Messa con i seminaristi “giovani che vogliono radicarsi in Cristo per renderlo presente un domani, come suoi ministri.”
Una nota per la ” visita ad un Centro per i giovani diversamente abili mi ha fatto vedere il grande rispetto e amore che si nutre verso ogni persona e mi ha dato l’occasione di ringraziare le migliaia di volontari che testimoniano silenziosamente il Vangelo della carità e della vita.”
Infine la Veglia: “alla sera una moltitudine di giovani in festa, per nulla intimoriti dalla pioggia e dal vento, è rimasta in adorazione silenziosa di Cristo presente nell’Eucaristia, per lodarlo, ringraziarlo, chiedere aiuto e luce; alla domenica, poi, i giovani hanno manifestato la loro esuberanza e la loro gioia di celebrare il Signore nella Parola e nell’Eucaristia, per inserirsi sempre di più in Lui e rafforzare la loro fede e vita cristiana.”
Una manifestazone di fede, “un’occasione speciale per riflettere, dialogare, scambiarsi positive esperienze e, soprattutto, pregare insieme e rinnovare l’impegno di radicare la propria vita in Cristo, Amico fedele.”
Poi i saluti nelle diverse lingue e il solito festoso appaludire dei presenti all’ udienza.