Delineata l’agenda del Concistoro. E fissato il prossimo incontro dei cardinali

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Parlerà il Papa, e poi il Cardinale Angelo Sodano, decano del Collegio Cardinalizio. Poi ci sarà il Cardinal Oscar Andrès Rodriguez Maradiaga, coordinatore del Consiglio dei Cardinali, che farà una breve introduzione. E quindi il vescovo Marcello Semeraro di Albano, che leggerà una proposta di riforma della Curia. Questo il programma dell’inizio del Concistoro sulle riforme della Curia, che non ha ancora una agenda ben stabilita per il dopo. Di certo, i circa 150 cardinali che si riuniranno avranno molto da dibattere. E dei risultati di questo dibattito parleranno di nuovo i membri del Consiglio dei Cardinali, la cui prossima riunione è fissata per il 13-15 aprile.

Padre Federico Lombardi delinea in un briefing con i giornalisti la strada delle riforme. Il Consiglio dei Cardinali si vede fino ad oggi. Dopo aver ascoltato il Cardinal Ravasi e monsignor Paul Tighe,nel pomeriggio dovrebbe essere la volta del Cardinal Sean O’Malley, che ha presentato i lavori della Pontificia Commissione per la Protezione dei Minori. Nella mattina, il Cardinal Maradiaga ha presentato l’introduzione al progetto di riforma che pronuncerà domani.

Spiega padre Federico Lombardi, direttore della Sala Stampa Vaticana, che ancora non si sa “se i lavori del concistoro finiranno venerdì mattina o pomeriggio”. Mette in luce che “non c’è una bozza di riforma comprensiva,” che “la bozza di cui si parla presumibilmente è una bozza di un anno fa” che raccoglieva i vari suggerimenti, e non certo da intendersi come bozza definitiva; sottolinea che “il processo di riforma è ancora lungo, che si deve creare un impianto giuridico,” ma che comunque ci si possono aspettare anche dei primi cambiamenti.

Il modello dovrebbe essere quello di Segreteria per l’Economia, Consiglio per l’Economia, e Commissione per la Protezione dei Minori. Ovvero, prima si creano le nuove strutture, poi vengono riempite di contenuti, attraverso statuti da definire, e infine vengono inserite in un progetto più comprensivo di riforma della Curia.

Fatto sta che questo progetto deve avere una fondazione teologica, ed era questa una delle osservazioni che i capidicastero hanno fatto notare a Semeraro nella riunione del 24 novembre. Così – raccontano le fonti – la nuova bozza rovescia la prospettiva. La supercongregazione che dovrebbe racchiudere Pontifici Consigli di Giustizia e Pace, Cor Unum, Migranti e Pastorale Sanitaria dovrebbe essere guidata da Cor Unum, perché – si spiega nella bozza, con tanto di citazioni di Caritas in Veritate e Deus Caritas Est – la carità viene prima dellla Giustizia. Così, la supercongregazione si chiamerà Carità, Giustizia e Pace, mentre l’altra congregazione si chiamerà Laici, Famiglia e Vita – e così, l’Accademia per la Vita non sarebbe più accorpata a Giustizia e Pace.

Si tratta, come sempre, di ipotesi e rumors, per un dibattito che sarà lungo. Lombardi ha confermato che l’orientamento è “verso le due congregazioni di Carità, Giustizia e Pace e Laici, Famiglia e Vita,” ma ovviamente senza poter dare specifiche, che verranno solo con la discussione tra Consiglio dei Cardinali e cardinali stessi al Concistoro.

Al Concistoro, sono previsti anche gli interventi del Cardinal George Pell, prefetto della Segreteria per l’Economia, e del Cardinal O’Malley. Il decano Sodano dovrebbe spiegare – afferma Lombardi – che “anche la Pastor Bonus (la costituzione che regola funzioni e compiti dei dicasteri vaticani) è stata emendata più volte, pur mantenendo salda la sua struttura”. In questo momento, però, si pensa a una completa riscrittura della Costituzione. Non sarà una cosa rapida.

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