Mons. Betori: ”La GMG per aiutare i giovani a cercare Gesù”

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A cosa serve la GMG? Per aiutare i giovani nella “ricerca di Gesù”. Ne è convinto monsignor Giuseppe Betori, segretario generale della Conferenza Episcopale Italiana. Raggiunto a margine della festa degli italiani, “Viva agorà”, il vescovo ha spiegato il significato dell’evento di Sydney.

Tutta la GMG è “al servizio di questo obiettivo, sia la presenza del papa che quella dei vescovi, ma anche l’organizzazione dei vari eventi: è tutto concentrato sull’aiutare i giovani a scoprire che quello che è la loro ricerca di un senso di vita può avere una risposta autentica soltanto nell’incontro con Gesù Cristo”.

“Questo è il senso di sempre in tutte le Gmg, – ha continuato – anche di questa, agli antipodi rispetto a noi ma non meno frequentata”. Ma i giovani italiani sono davvero alla ricerca di valori forti? “Io direi di sì – ha risposto – Questo è anche segno che ci sono ancora preti che sprecano la loro vita per questi giovani”. “Per arrivare qui – ha continuato – bisogna non camminare da soli, ma camminare in un gruppo, c’è bisogno di un prete che li sorregga. E’ il senso di una pastorale giovanile che ancora può contare su degli indicatori forti, su dei preti che danno la loro vita per i ragazzi”.

La Chiesa italiana può sperare nella gioventù italiana? “La nostra speranza è fondata su Cristo – è la risposta – non siamo noi che dobbiamo fare le cose ma lasciar fare a Cristo in mezzo a noi. Il Signore opererà sicuramente anche in questa generazione nuova, con nuovi linguaggi, con nuovi modi, ma non meno assetata di Dio di quanto siano stati i loro predecessori”.

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