Si apre l’Anno Giudiziario in Vaticano
Si apre l’ Anno Giudiziario in Vaticano e come sempre si rispolverano i casi penali e civili dell’anno appena trascorso. Non un anno solare ma un anno giudiziario e quindi tra il 2013 e il 2014. Primo appuntamento la messa nella Cappella del Governatorato celebrata dal segretario di stato Pietro Parolin. Una celebrazione semplice ma molto curata, una omelia che serve per dare un senso al lavoro di giudici e avvocati. “ Alla certezza del diritto, dice il cardinale dopo aver citato il metodo preventivo di don Bosco di cui oggi si celebra le festa liturgica, mi permetto di invitarvi ad nuore proprio quella equità del diritto naturale che è contenuta nella Legge e nel Vangelo” perché è il bene comune che si serve “lungi dall’essere icompatibile con il principio di carità e misericordia”. Poi magistrati, ospiti e prelati si trasfericono nella piccola aula del tribunale per la presentazione della relazione del promotore di giustizia Gian Piero Milano che ripercorre la attività dei tribunali dello Stato della Città del Vaticano. Partendo dalla riforma della legge penale in vigore dall’estate del 2013 il Promotore ha ricordato alcuni dei fatti più rilevanti come il procedimento contro l’ex nunzio Wesołowski, o contro monsignor Scarano e ancora i procedimenti che hanno richiesto rogatorie che il Vaticano ha evaso e ancora alcuni procedimenti nati dalle segnalazioni a seguito della applicazione delle normative anti riciclaggio.
Le riforme naturalmente non vanno ad intaccare la fonte naturale del diritto in Vaticano e cioè il Diritto Canonico, oltre ovviamente i precetti del diritto divino. Il Promotore di giustizia ha spiegato anche che l’ampliamento della giurisdizione del tribunale per i reati provenienti da “delicta graviora” non intacca invece la giurisdizione canonica della Congregazione della Dottrina della Fede. A proposito di finanza e norme anti riciclaggio il Promotore ha detto che si sono aperti nuovi interessanti sviluppi “cui la riforma della Curia Romana, in fase di elaborazione, darà un ulteriore, definitivo assetto.” Oltre l’elenco di fatti penalmente rilevanti interessante è la parte in cui il Promotore di Giustizia propone delle riflessioni per le modifiche normative future. Il Codice Zanardelli “necessita di alcuni correttivi per adeguarlo ad una esperienza giuridica che si è sensibilmente trasformata”.
Un esempio il tema dell’ usura. Nel codice del 1889 non se ne parla, frutto del pensiero liberalista del tempo. Ma nella dottrina della Chiesa il tema è significativo. Il Magistrato ha parlato anche del settore civile e della attività dell’ ULSA, l’ufficio del lavoro. Il lavoro iniziae forse durante quest’anno potremo vedere anche delle novità normative.