I guanelliani dicono grazie al Papa per la visita in Sri Lanka

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“Un forte invito a cooperare per promuovere una autentica cultura dell’incontro, fatta di ascolto, dialogo, premura, per generare pace e riconciliazione in tutti gli ambienti, attraverso la testimonianza personale in primis e tutte le opere poi”. A dichiararlo in merito al viaggio del Santo Padre nello Sri Lanka è P. Luigi De Giambattista, guanelliano, da oltre 30 anni missionario in India, Filippine, Vietnam e USA. “Un incoraggiamento a custodire uno stile permanente “in uscita”, in ascolto dei bisogni dell’uomo, teso ad offrire risposte di vita autentica”.

I guanelliani presenti oggi in India in Andrha Pradesh e Karnataka sono partiti dal Tamil Nadu 30 anni fa, dove sono attualmente presenti insieme alle religiose con diverse missioni – seminari, casa per orfani, parrocchia e servizi pastorali. “Il Tamil è a Sud dell’India. Lo Sri Lanka è di fronte. Di mezzo l’oceano. Con il cuore siamo già lì. Ce lo chiedono tanti nostri giovani religiosi indiani nativi del Tamil che sentono profondamente il desiderio di estendere le opere di carità guanelliane sull’isola per portare a poveri e sofferenti, come diceva San Luigi Guanella, un po’ di bene. “Un viaggio che ci ha interpellato nel profondo invitandoci a dare concretezza al sogno di oltrepassare l’oceano per allargare la tenda della carità”.

 

 

 

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