Solidarietà, 50 e più

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Solidarietà è la parola d’ordine adottata dalla associazione degli  over 50 per aiutare i bisognosi ed offrire loro il corrispettivo di un pasto caldo la vigilia di fine d’anno. Alcuni soci si sono ritrovati all’ora di pranzo nelle sedi del circolo San Pietro di via della Lungaretta,via Adige e di Testaccio  per servire oltre 150 pasti , regalando ad ognuno  un cappellino di pile per difendersi dal freddo gelido  di questi giorni.

Il circolo S.Pietro fu fondato a Roma nel 1869 per iniziativa di un gruppo di giovani dell’alta borghesia e nobili famiglie romane  guidati dal Cardinale Iacobini . Volevano dimostrare al mondo ed al Pontefice, Pio IX,  che erano pronti con gesti di solidarietà nei confronti dei più bisognosi, a difendere il Papato  in quel difficile momento storico.

Il Papa, nell’ udienza accordata al gruppo costitutivo del circolo, apprezzò il loro impegno di carità e fu questo l’inizio delle molteplici attività caritative ed assistenziali offerte dal circolo.

Da più di un secolo i romani chiamano questa carità “la minestra del Papa”.

Storicamente la Commissione Cucine economiche venne istituita all’indomani della presa di Roma e per espresso desiderio di Pio IX furono donate le pentole dell’esercito pontificio degli Zuavi affinché – si legge nell’atto di donazione – “l’esercito dei poveri,che la Chiesa ha sempre aiutato, avesse  una minestra calda”.

Ad oggi le  tre sedi del circolo S.Pietro distribuiscono oltre 50.000 pasti l’anno.

Tante le  storie che abbiamo ascoltato  mentre servivamo i pasti, come quella di Ahmed l’afgano,giunto fortunosamente a Roma dopo aver assistito all’uccisione della famiglia da parte di guerriglieri ,o di  Luigino 92 anni storico “grattacheccaro” di piazza Belli a Trastevere  che per 45 anni ha servito nel suo chiosco generazioni di persone. La magra pensione lo costringe a rivolgersi,per sopravvivere, al circolo ove, dopo aver mangiato raccoglie le briciole di  pane che non riesce a masticare per  l’impossibilità economica di avere una dentiera, e le  distribuisce  ai piccioni sul Gianicolo. C’è  Salvatore 85 enne,dignitoso ed istruito gentiluomo che ci racconta di quando negli anni 70 nel suo negozio al Tritone vendeva stoffe di qualità all’alta borghesia, in particolare marca Marzotto,già suo compagno di scuola, negozio   frequentato all’epoca  anche dallo stilista Schubert . Salvatore   non ha una  famiglia,ma l’ ha trovata   alla mensa del Papa ove conosce tutti . Abbiamo conversato con   Conny,  una cordiale ed  intelligente quarantenne del ceto abbiente che aveva messo su una radio privata poi fallita , che le vicende della vita   hanno  condotta sul lastrico ed ora per dormire deve rivolgersi alla Caritas.

Giovanna,   perduto il lavoro  è stata sfrattata dall’abitazione non riuscendo più a pagare l’affitto, allontanata dai parenti   è ora costretta a chiedere l’elemosina ed a dormire sotto i ponti.

Siamo stati volontari per un giorno ma ognuno di noi dovrebbe sforzarsi di fare di più,confortando il prossimo , dare dignità ai nostri fratelli derelitti  ed a coloro che soffrono perché  costretti  a lasciare le proprie terre ed i propri cari,  aiutando tutti senza preferenze.      

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