USA, si celebra la settimana nazionale delle migrazioni

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“Siamo una famiglia al cospetto di Dio”: sarà questo il tema prossima della Settimana nazionale sulla migrazione celebrata dal 4 al 10 gennaio dalla Chiesa degli Stati Uniti. L’iniziativa viene promossa ogni anno dalla Conferenza episcopale (Usccb) con l’obiettivo di incoraggiare l’impegno dei cattolici a costruire comunità solidali e inclusive verso coloro che entrano nel Paese alla ricerca di un futuro migliore.

Da tempo i vescovi svolgono un’intensa opera di pressione per chiedere più tutele per gli immigrati e in particolare la riforma dell’immigrazione, sostenendo un nuovo sistema che bilanci il rispetto dello stato di diritto con l’accoglienza e la solidarietà. Il tema scelto per questa edizione vuole sensibilizzare i fedeli su particolare aspetto del fenomeno: il dramma delle tante famiglie separate dall’immigrazione.

Come ogni anno il sito web della Usccb ha messo a disposizione una serie di sussidi e materiale informativo. Tra questi la preghiera “Siamo una famiglia al cospetto di Dio”e una per il Bambino Migrante che vuole richiamare l’attenzione sulla sorte dei minori immigrati non accompagnati che nell’ultimo anno ha registrato un drammatico aumento negli Stati Uniti, come altrove, diventando una vera e propria emergenza umanitaria.

Nel sito sono state pubblicate anche alcune informazioni sul traffico di esseri umani e sulle moderne forme di schiavitù e sull’impegno della Chiesa per contrastare questa piaga che coinvolge oggi più di 35 milioni di persone nel mondo. La scheda informativa richiama gli insegnamenti della Chiesa contro la tratta e la schiavitù in tutte le sue forme, ricordando in particolare la “Gaudium et Spes”, i fermi interventi di San Giovanni Paolo II e la “Evangelii Gaudium” di Papa Francesco.
Un altro aspetto sul quale si soffermano i sussidi sono i sistemi di reclutamento della manodopera straniera che non sempre operano nella legalità, alimentando la tratta e lo sfruttamento. Anche su questo fronte la Chiesa degli Stati Uniti è attivamente impegnata con iniziative concrete in difesa della dignità dei lavoratori immigrati, i più vulnerabili, e anche per chiedere la riforma di questi sistemi di reclutamento.

All’attenzione dell’Episcopato è anche la situazione decine di migliaia di minori non accompagnati che varcano il confine, un’emergenza sulla quale i vescovi statunitensi sono intervenuti a più riprese negli ultimi mesi insieme ai vescovi dei Paesi centro-americani.

Ampio spazio viene infine dedicato all’emergenza rifugiati in fuga dall’Isis. Il sito riporta un resoconto della visita compiuta dal 19 settembre al 4 ottobre scorso da una delegazione del Servizio per i migranti e i rifugiati dell’Episcopato in Grecia, Turchia e Bulgaria, dove hanno cercato rifugio tantissimi siriani e iracheni, ma anche rifugiati da altri Paesi in conflitto.
Fonte: Sedoc Radio Vaticana
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