Catechesi e confessioni per i giovani della GMG
Mattinata di catechesi e di confessioni per i giovani pellegrini di Madrid. In tutti gli angoli della città 262 parrocchie pronte ad accogliere vescovi e pellegrini della GMG venuti da tutto il mondo. Trentaquattro in tutto le lingue utilizzate per snocciolare il tema della giornata mondiale della gioventù: “Radicati e fondati in Cristo, saldi nella fede”. Nel Parque del Retiro invece è cominciata la Festa del Perdono.
Nella sua catechesi, riferisce il Sir, il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza Episcopale Italiana ha rivolto l’invito ai giovani a non essere “dei vagabondi senza casa e senza terra, naufraghi della vita, che vivono alla giornata come viene, per i quali ciò che conta è quanto sta loro davanti momento per momento”. Ed ha fatto una proposta: trovare in Dio la risposta ai “grandi interrogativi che emergono dal cuore stesso dell’uomo”. Una catechesi importante quella pronunciata questa mattina a Madrid dal card. Angelo Bagnasco, presidente dei vescovi italiani, per i giovani di lingua italiana. Il cardinale è partito ponendosi la domanda se “è ancora possibile credere”, “immersi come siamo in una mentalità scientista e tecnologica, dove sembra che la realtà coincida solo con ciò che si può vedere e toccare, sperimentare”. “Sono domande non astratte – ha aggiunto – che entrano nella carne di ciascuno, e dalle quali sempre meno potremo sfuggire vivendo in un mondo globalizzato e in una società multiculturale”. Citando autori come Quasimodo e Camus, il cardinale ha detto: “L’uomo non solo vuole vivere, ma vuole sapere: vuole conoscere il mondo, ma anche il perché e il significato del mondo, e, innanzitutto, di se stesso. L’esperienza insegna che vivere non è consumare delle cose e del tempo, non è un calendario di giorni, ma è un intreccio di significati, un orizzonte di senso. È conoscere non solo gli scopi immediati delle nostre azioni e delle scelte particolari”, ma “il fine ultimo dell’esistenza, è rispondere alla domanda che vibra dentro ciascuno: perché, per che cosa vivo?”.
Al parco del Retiro invece, duecento tende accolgono già da ieri i pellegrini che vorranno confessarsi, nella cosiddetta la “Fiera del Perdono”. Sabato anche il Papa confesserà tre ragazzi. I sacerdoti che effettueranno confessioni durante la XXVI Giornata Mondiale della Gioventù di Madrid sarà concesso perdonare anche i peccati più gravi, anche quelli che prevedono la scomunica. L’iniziativa è dell’arcidiocesi di Madrid, e si affianca al decreto di indulgenza plenaria per chi parteciperà a una delle celebrazioni che si terranno a Madrid durante il mega raduno che si svolge nella capitale spagnola da oggi a domenica. L’obiettivo, secondo un comunicato dell’arcidiocesi è che i credenti “possano raggiungere più facilmente i frutti della grazia divina, che apra loro la porta a una vita nuova”, e riguarderà “i fedeli realmente pentiti, tramite l’imposizione di una penitenza appropriata”. Per l’iniziativa nota come la “Fiera del perdono” saranno impegnati duemila sacerdoti in una ‘maratona’ di confessioni in sette lingue.