Consacrati all’Amore di Gesù
Ci siamo. Da oggi inizia davvero la GMG 2011. Dopo tre anni di preparazione, lavoro, progetti e realizzazioni Madrid ospita i ragazzi cattolici che si riuniscono attorno al Papa. C’è chi li ha chiamati “generazione Wojtyla”, ma per molti di loro, che hanno 16-17 anni, il Papa beato è una conoscenza a distanza. Sono adolescenti che cercano di sentirsi tanti, insieme agli amici, che cercano di sfuggire la situazione di isolamento che vive ogni giorno un cristiano che ci crede davvero. Insomma sono giovani in cerca della maturità della loro fede. Gioiosamente. Benedetto XVI li affiderà tutti al Sacro Cuore di Gesù. Un gesto che ad alcuni sembrerà demodè, ma l’Amore non lo è mai. Sono molti i giovani, specialmente i più giovani, che andando alla GMG cercano un’esperienza forte di fede e di comunione. Non solo mostre, feste, esposizioni o spettacoli. Tutte cose bellissime, certo, ma non sufficienti a motivare un pellegrinaggio.
Gli adolescenti in particolare cercano il senso e il perché della loro vita, la GMG è una bellissima occasione per vivere intensamente i Sacramenti. Per questo la Confessione è un momento fondamentale, tanto che il Papa a Madrid confessa personalmente dei ragazzi. Per questo l’indulgenza plenaria è offerta a che vive la GMG sacramentalmente. Per questo nella notte delle veglia ai Quatros Vientos ci sarà l‘Adorazione Eucaristica. E durerà tutta la notte in 17 tende-cappelle dove il Santissimo sarà esposto per tutti. Per questo Benedetto XVI offre la gioventù del mondo al Cuore di Gesù, al suo Amore. Per preparare i ragazzi da fine luglio sul sito ufficiale della GMG c’è una catechesi apposita. Spiega che “la rivelazione definitiva di quest’Amore ci è stata data nella Croce . L’amore di Dio per noi è giunto al “limite” del dono della vita.”
E ripercorre la storia della devozione al Sacro Cuore e dei santi che ne furono apostoli. Santa Margherita Maria de Alacoque (1647-1690), religiosa dell’ordine della Visitazione a Paray-le-Monial, alla quale Gesù si manifesta nell’ Eucaristia, rivelandole il mistero del Suo Cuore: “Ecco il cuore che tanto ha amato gli uomini e che non riceve altro che ingratitudine offese”. E San Claudio de la Colombiere S.J. (1641-1682). Fu il direttore spirituale di Santa Margherita Maria. L’eco di queste rivelazioni nella vita della Chiesa fu così intenso che il Beato Pio IX nell’anno 1856 instituì per tutta la Chiesa la festa del Sacro Cuore di Gesù, e nell’anno 1899 il Papa Leone XIII consacrò l’umanità al Sacro Cuore. Centinaia di congregazioni religiose dedite all’educazione dei giovani, all’assistenza degli anziani e degli ammalati, alle missioni, nacquero in questo tempo, tutte facenti capo alla spiritualità del Cuore di Gesù.
Ecco allora il senso della consacrazione al Cuore di Gesù per rivolgere il nostro sguardo fiducioso a Gesù Cristo, perché ci aiuti a vivere “Radicati ed edificati in Cristo e saldi nella fede”. Un atto di fede, un invito a consacrare la nostra fede. Un atto di speranza. Il Papa consacra “tutti i giovani del mondo” al Sacro Cuore di Gesù, per affermare che “senza il Cristo, morto e risorto, non c’è salvezza. Che solo Lui può liberare il mondo dal male e far crescere il Regno della Giustizia,della pace, dell’Amore al quale tutti aspiriamo” (Messaggio GMG). Uniti in “un solo Cuore”, preghiamo con tutta la Chiesa: “Vieni Signore Gesù”, aiuta noi giovani del Terzo Millennio ad essere artefici della civiltà dell’Amore che si costruisce “quando le persone e i popoli accolgono la presenza di Dio, lo adorano in verità ed ascoltano la sua voce” (Messaggio GMG). Un atto d’amore. Consacrandoci “tocchiamo Gesù”, rafforziamo desiderio di bere costantemente alle sorgenti della vita divina che sono i Sacramenti, specialmente l’Eucaristia e il Sacramento del Perdono.