Papa Francesco: dialogo giovanile ed etica del clima

Giovani e ambiente due temi cari al Papa e due messaggi per due eventi che in questi giorni coinvolgono uomini e donne di Chiesa ma anche la comunità internazionale. Al IV Convegno Europeo di Pastorale Giovanile il Papa ha ricordato che “la pastorale giovanile è chiamata a cogliere gli interrogativi dei giovani di oggi e, a partire da essi, ad iniziare un vero e onesto dialogo per portare Cristo nella loro vita. E un vero dialogo in questo senso lo può fare chi vive una relazione personale con il Signore Gesù, che trabocca nella relazione con i fratelli.” Il Papa invita a creare una “rete” di conoscenze e di amicizie a livello europeo, grazie alle quali i responsabili della pastorale giovanile del continente possano condividere le esperienze fatte “sul campo” e le questioni che ne scaturiscono. Sappiamo bene che c’è molto da fare. Vi chiedo di non stancarvi mai di annunciare il Vangelo, con la vita e la parola: l’Europa di oggi ha bisogno di riscoprirlo!”
Ai rappresentati degli stati riuniti a Lima per discutere di cambiamenti climatici il Papa ha ricordato che “le conseguenze dei cambiamenti ambientali, che già si sentono in modo drammatico in molti Stati, soprattutto quelli insulari del Pacifico, ci ricordano la gravità dell’incuria e dell’inazione. Il tempo per trovare soluzioni globali si sta esaurendo. Possiamo trovare soluzioni adeguate soltanto se agiremo insieme e concordi. Esiste pertanto, un chiaro, definitivo e improrogabile imperativo etico di agire.”
Il Papa chiede una “risposta collettiva responsabile, che superi gli interessi e i comportamenti particolari e si sviluppi libera da pressioni politiche ed economiche. Una risposta collettiva che sia anche capace di superare la sfiducia e di promuovere la cultura della solidarietà, dell’incontro e del dialogo; capace di mostrare la responsabilità di proteggere il pianeta e la famiglia umana.”