Papa Francesco ai cristiani del Medio Oriente: vorrei essere lì con voi
E’ un regalo davvero speciale quello che il cardinale francese Barbarin ha portato a Mosul ai cristiani. La parola del Papa in un video messaggio. Francesco esprime la sua vicinanza ai cristiani che vengono “cacciati via dal Medio Oriente, con sofferenza.” E li ringrazia “c’è tanta sofferenza nella vostra testimonianza. Grazie! Grazie tante!”
Poi prosegue: “Sembra che lì non vogliano che ci siano i cristiani, ma voi date testimonianza di Cristo. Penso alle piaghe, ai dolori delle mamme con i loro bambini, degli anziani e degli sfollati, alle ferite di chi è vittima di ogni tipo di violenza.”
é come se si volesse cancellare ogni traccia. Non nomina l’ Is il Papa, ma parla di “un gruppo estremista e fondamentalista” a causa del quale “intere comunità, specialmente – ma non solo – i cristiani e i yazidi, hanno patito, e tutt’ora soffrono, violenze disumane a causa della loro identità etnica religiosa.” Vorrei esservei vicino, vorrei essere con voi dice il Papa, e “penso a santa Teresa del Bambin Gesù, che diceva che lei e la Chiesa si sentiva come una canna: quando viene il vento, la tempesta, la canna si piega, ma non si rompe! Voi siete in questo momento questa canna, voi vi piegate con dolore, ma avete questa forza di portare avanti la vostra fede, che per noi è testimonianza. Voi siete le canne di Dio oggi! Le canne che si abbassano con questo vento feroce, ma poi sorgeranno!”
Quella del Papa è una accorata preghiera allo Spirito Santo perché possa “donare a ciascuno di voi forza e resistenza” ma anche un appello alla comunità internazionale perché si crei una “maggiore convergenza” per “risolvere i conflitti che insanguinano le vostre terre di origine” ma anche per “contrastare le altre cause che spingono le persone a lasciare la loro patria e promuovere le condizioni perché possano rimanere o ritornare.”
Vi auguro che possiate ritornare, dice il Papa.
Poi annuncia che l’8 dicembre chiederà a tutti i cristiani di pregare Maria specialmente per loro, i cristiani d’ Oriente. E conclude: “ la vostra resistenza è martirio, rugiada che feconda.”
Il Cardinale Philippe Barbarin, accompagnato da un centinaio di fedeli di Lione, si trova questi giorni – per la seconda volta dopo un primo viaggio del luglio scorso – in visita ai cristiani di Mosul rifugiatisi ad Erbil, nel Kurdistan iracheno.