Papa Francesco: l’ascolto dei segni dei tempi per una teologia pluralista

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Ascolto, è questo il suggerimento centrale del Papa ai membri della Commissione Teologica Internazionale ricevuti in udienza. Ventisette i documenti finora pubblicati che, dice il Papa “sono testimonianza di questo impegno e un punto di riferimento per il dibattito teologico.”

Il Papa ricorda che il teologo deve ascoltare non solo la Parola di Dio, ma anche “ciò che lo Spirito dice alle Chiese»(Ap 2,7).”

E’ una delle chiavi del pontificato di Papa Bersaglio quella del “sensu fidei” del Popolo di Dio, che ripendre la Gaudium et spes.

Per questo, il Papa sottolinea anche la “significativa maggiore presenza delle donne; presenza che diventa invito a riflettere sul ruolo che le donne possono e devono avere nel campo della teologia.” é aggiunge: “le teologhe possono rilevare, per il beneficio di tutti, certi aspetti inesplorati dell’insondabile mistero di Cristo «nel quale sono nascosti tutti i tesori della sapienza e della conoscenza» (Col 2,3).”

Internazionale la Commissione, ricca di diversi punti di vista, unita dal “comune riferimento ad una sola fede in Cristo e si nutre della diversità dei doni dello Spirito Santo. A partire da questo fondamento e in un sano pluralismo, vari approcci teologici, sviluppatisi in contesti culturali differenti e con diversi metodi utilizzati, non possono ignorarsi a vicenda, ma nel dialogo teologico dovrebbero arricchirsi e correggersi reciprocamente. Il lavoro della vostra Commissione può essere una testimonianza di tale crescita.”

La conclusione del Papa è un affidamento alla Vergine Maria “testimone privilegiata dei grandi eventi della storia della salvezza” e “icona della Chiesa la quale, nell’impaziente attesa del suo Signore, progredisce, giorno dopo giorno, nell’intelligenza della fede, grazie anche al lavoro paziente dei teologi e delle teologhe.” Maria è così la “maestra dell’autentica teologia.”

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