Papa: i luoghi di contemplazione sono la struttura fondante del mondo
I luoghi della preghiera contemplativa sono una struttura portante del mondo.
Il papa oggi ha tenuto l’udienza generale a Castelgandolfo nel cortile della villa pontificia appositamente organizzato con un palco per permettere ai molti fedeli di ascoltarlo e vederlo da vicino.
“ Il mondo- ha ricordato il papa- è costellato da queste oasi dello spirito, alcune molto antiche, particolarmente in Europa, altre recenti, altre restaurate da nuove comunità. Guardando le cose in un’ottica spirituale, questi luoghi dello spirito sono una struttura portante del mondo! E non è un caso che molte persone, specialmente nei periodi di pausa, visitino questi luoghi e vi si fermino per alcuni giorni: anche l’anima, grazie a Dio, ha le sue esigenze!”
La bellezza del creato e il silenzio, ha spiegato Benedetto XVI, è condizione ambientale che meglio favorisce il raccoglimento, e permette di gustare il silenzio e lasciarsi riempire dal silenzio.
“Dio- ha detto- parla nel silenzio ma bisogna saperlo ascoltare”, come nel chiostro, luogo simbolico spazio chiuso, ma aperto verso il cielo. “In ogni epoca – ha detto il papa-uomini e donne che hanno consacrato la loro vita a Dio nella preghiera – come i monaci e le monache – hanno stabilito le loro comunità in luoghi particolarmente belli, nelle campagne, sulle colline, nelle valli montane, in riva ai laghi o al mare, o addirittura su piccole isole. Questi luoghi uniscono due elementi molto importanti per la vita contemplativa: la bellezza del creato, che rimanda a quella del Creatore, e il silenzio, garantito dalla lontananza rispetto alle città e alle grandi vie di comunicazione.” Benedetto ha poi ricordato la festa di Santa Chiara di Assisi, e ha ripercorso la vita monastica di San Damiano “ Presso quella chiesetta, che Francesco restaurò dopo la sua conversione, Chiara e le prime compagne stabilirono la loro comunità, vivendo di preghiera e di piccoli lavori. Si chiamavano le “Sorelle Povere”, e la loro “forma di vita” era la stessa dei Frati Minori: “Osservare il santo Vangelo del nostro Signore Gesù Cristo” (Regola di S. Chiara, I, 2), conservando l’unione della scambievole carità (cfr ivi, X, 7) e osservando in particolare la povertà e l’umiltà vissute da Gesù e dalla sua santissima Madre (cfr ivi, XII, 13).”
Un ricordo anche per gli altri santi “che ci richiamano all’importanza di volgere lo sguardo alle “cose del cielo”,come Santa Edith Stein, Teresa Benedetta della Croce, carmelitana, co-patrona d’Europa, celebrata ieri. E oggi, 10 agosto, non possiamo dimenticare san Lorenzo, diacono e martire, con un augurio speciale ai romani, che da sempre lo venerano quale uno dei loro patroni. E alla fine – ha concluso il papa-rivolgiamo lo sguardo ora alla Vergine Maria, perché ci insegni ad amare il silenzio e ad imparare la preghiera.”
Benedetto XVI ha riassunto la sua breve catechesi in diverse lingue, salutato festosamente dai diversi gruppi presenti, tra loro molti spagnoli e alcuni gruppi di giovani italiani in partenza per la GMG con una cartello : “Noi con Benedetto a Madrid”.