Papa Francesco: la famiglia è in crisi per una mal compresa libertà
E’ ufficiale il Papa sarà nel 2015 a Philadelphia per partecipare all’ VIII incontro mondiale delle famiglie. L’annuncio è stato dato dal Papa steso che ha aperto con un sua riflessione il Colloquio interreligioso sulla complementarietà tra uomo e donna.
“Riflettere sulla complementarietà non è altro che meditare sulle armonie dinamiche che stanno al centro di tutta la Creazione. Questa è la parola chiave: armonia. Tutte le complementarietà il Creatore le ha fatte perché lo Spirito Santo, che è l’autore dell’armonia, faccia questa armonia.”
Una armonia che per il Papa è anche non cadere nella trappola degli ideologismi perché dice, “la famiglia è un fatto antropologico, e conseguentemente un fatto sociale, di cultura, ecc. Noi non possiamo qualificarla con concetti di natura ideologica, che hanno forza soltanto in un momento della storia, e poi decadono. Non si può parlare oggi di famiglia conservatrice o famiglia progressista: la famiglia è famiglia! Non lasciatevi qualificare da questo o da altri concetti di natura ideologica. La famiglia ha una forza in sé.”
Il Papa ha parlato della famiglia come luogo dove respirare valori e ideali e dove “realizzare il nostro potenziale di virtù e di carità”, ma è anche il luogo delle tensioni: “tra egoismo e altruismo, tra ragione e passione, tra desideri immediati e obiettivi a lungo termine”
Complementarietà non solo quindi per i sessi “in un modello unico e statico”, ma “ogni uomo e ogni donna apporta il proprio contributo personale al matrimonio e all’educazione dei figli. La propria ricchezza personale, il proprio carisma personale, e la complementarietà diviene così di una grande ricchezza. E non solo è un bene, ma è anche bellezza.”
Il Papa è tornato a ricordare la crisi della famiglia per la cultura del provvisorio che fa rinunciare al matrimonio come impegno pubblico. “Questa rivoluzione nei costumi e nella morale- ha detto il Papa- ha spesso sventolato la “bandiera della libertà”, ma in realtà ha portato devastazione spirituale e materiale a innumerevoli esseri umani, specialmente ai più vulnerabili. È sempre più evidente che il declino della cultura del matrimonio è associato a un aumento di povertà e a una serie di numerosi altri problemi sociali che colpiscono in misura sproporzionata le donne, i bambini e gli anziani. E sono sempre loro a soffrire di più, in questa crisi.”
Una crisi anche della “ecologia umana” che va invece promossa e spinta avanti e una crisi delle nazioni perché tra i beni immateriali c’è la famiglia “fondamento della convivenza e la garanzia contro lo sfaldamento sociale. I bambini hanno il diritto di crescere in una famiglia, con un papà e una mamma, capaci di creare un ambiente idoneo al loro sviluppo e alla loro maturazione affettiva.”
Il Papa si è detto grato agli organizzatori del Colloquio “per l’enfasi posta dal vostro colloquio sui benefici che il matrimonio può portare ai figli, ai coniugi stessi e alla società.”
Ci tiene il Papa a ricordare che il matrimonio è anche impegno di solidarietà di fedeltà e di amore fecondo che risponde ai desideri più profondi del cuore umano.
Ai giovani il Papa chiede di essere rivoluzionari e andare controcorrente con il “coraggio di cercare un amore forte e duraturo”.
E Papa Francesco ha concluso con l’annuncio della sua partecipazione nel settembre per l’ottavo Incontro Mondiale delle Famiglie a Philadelphia.
Il Colloquio per tre giorni riunisce in Vaticano esperti e testimoni di diverse religioni sul ruolo della famiglia e sulla complementarità tra uomo e donna. Tra i relatori il rabbino Lord Jonathan Sacks, il primate della Chiesa Anglicana in Nigeria, monsignor Jean Lafitte. Ad introdurre i lavori, dopo il discorso del Papa è stato il Cardinale Mueller Prefetto della Congregazione per la dottrina della Fede. Nelle diverse sessioni si alterneranno come presidenti dell’ assemblea i cardinali Foch, Tauran e l’ arcivescovo Di Noia e Ladaria.