Una inconsueta preghiera pensando a Brittany
In queste ore ho, con una certa tristezza, pensato a quella povera ragazza ventinovenne che si è tolta la vita, l’americana Brittany Maynard. Purtroppo è una tragica conclusione non nuova, né originale…è una tragedia. Cosa può accadere nella mente di una persona per arrivare a compiere questo terribile atto? Togliersi la vita. In questo recente accadimento, come sappiamo, si è trattato di un suicidio assistito, perché la povera creatura ha dichiarato di voler affrontare la morte assistita, davanti all’avanzare del suo cancro al cervello, perché questa sua consapevole scelta significava morire con dignità. Il Presidente della Pontificia Accademia per la Vita ha condannato il suicidio assistito dichiarando un’assurdità togliersi la vita e non un gesto di dignità.
E’ giusto: la vita è sacra, la vita è dono di Dio, Lui ce l’ha donata e noi possiamo solo custodirla con maggiore o minore consapevolezza nei Suoi confronti. Per fortuna sono pochi quelli “determinati” a decidersi per un gesto così fuori dalla Grazia di Dio.
A me sembra che arrivare ad un punto di baratro tale per cui si preferisce chiudere con questa esistenza, suicidio libero o assistito che sia, è talmente inspiegabile, talmente lontano dal lume della ragione, talmente brutale che non c’è la necessità di adoprarsi con parole di condanna, ma solo con la preghiera, con un lungo e meditato silenzio di riflessione sulla fragilità della nostra creaturalità.
Mentre con dolore ripensavo a questa giovane donna, ho trovato il testo di una canzone che Fabrizio De André scrisse a seguito della morte del suo amico Luigi Tenco nel gennaio del 1967, anche lui suicida. Una personalità così libera come De André, che ha dedicato molti testi alla contestazione in campo sociale e politico, ha composto una dolcissima preghiera piena di speranza nel Paradiso, luogo dove proprio i tanti disgraziati della storia umana troveranno un sorriso.
Secondo me “Preghiera in gennaio” suggerisce un giusto modo, compassionevole e fiducioso, per rivolgere il nostro pensiero verso queste persone che decidono di gettarsi in braccio alla morte.
Preghiera in gennaio
Lascia che sia fiorito
Signore, il suo sentiero
quando a te la sua anima
e al mondo la sua pelle
dovrà riconsegnare
quando verrà al tuo cielo
là dove in pieno giorno
risplendono le stelle.
Quando attraverserà
l’ultimo vecchio ponte
ai suicidi dirà
baciandoli alla fronte
venite in Paradiso
là dove vado anch’io
perché non c’è l’inferno
nel mondo del buon Dio.
Fate che giunga a Voi
con le sue ossa stanche
seguito da migliaia
di quelle facce bianche
fate che a voi ritorni
fra i morti per oltraggio
che al cielo ed alla terra
mostrarono il coraggio.
Signori benpensanti
spero non vi dispiaccia
se in cielo, in mezzo ai Santi
Dio, fra le sue braccia
soffocherà il singhiozzo
di quelle labbra smorte
che all’odio e all’ignoranza
preferirono la morte.
Dio di misericordia
il tuo bel Paradiso
lo hai fatto soprattutto
per chi non ha sorriso
per quelli che han vissuto
con la coscienza pura
l’inferno esiste solo
per chi ne ha paura.
Meglio di lui nessuno
mai ti potrà indicare
gli errori di noi tutti
che puoi e vuoi salvare.
Ascolta la sua voce
che ormai canta nel vento
Dio di misericordia
vedrai, sarai contento.
Dio di misericordia
vedrai, sarai contento.