Fondamentalista cristiano? No massone

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Un fondamentalista cristiano. Così Ander Breivik, l’autore degli attentati di Oslo e dell’isola di Utoya che hanno causato più di 80 morti, è stato inizialmente definito dalla stampa. Salvo poi leggere il suo manifesto e rendersi conto che c’era molto poco di cristiano in quel manifesto. Salvo poi scoprire che Breivik era prima di tutto un massone, e immensamente orgoglioso di esserlo. E che la radice degli attacchi non si trova nel suo presunto cristianesimo, quanto nella sua ossessione che l’avanzata politica dell’Islam e il multiculturalismo abbiamo messo da parte la tradizione e la cultura europea.

Un tipo di percezione che non rende Anders Breivik tanto diverso dagli attentatori di Londra del 7 luglio 2005, che giustificavano proprio sulla base della loro identità islamica oppressa dalla multiculturale società britannica la necessità degli attacchi. La differenza è nelle radici di Breivik e degli attentatori di Londra. Il primo biondo, norvegese purosangue, cristiano per battesimo e per poter entrare nella loggia di rito svedese St. Olaus, che prevede per tutti i suoi membri l’adesione alla fede cristiana. I secondi, islamici di seconda generazione, perfettamente integrati nella società inglese, eppure allo stesso tempo abbastanza arrabbiati da portare a termine un orribile attentato.

 

Eppure Breivik è qualcosa di molto lontano da un cristiano. La sua storia si può ricostruire proprio a partire dalle oltre mille pagine del manifesto del terrorista pubblicato online. Si scopre che Breivik è, sì, stato battezzato secondo la sua volontà, e che originariamente era un Protestante Liberale, ma che in seguito ha perso la sua fede cristiana, ha dubitato dell’esistenza di Dio, e ha abbracciato le teorie evoluzioniste di Charles Darwin. Un percorso che lo rende simile ad un altro attentatore, quel Timothy McVeigh che portò a termine la strage di Oklahoma City nel 1995, il più grande attacco in territorio americano prima dell’11 settembre. Anche McVeigh aveva perso la sua fede cattolica e credeva in una divinità impersonale e idealistica, arrivando a dichiarare che “il solo Dio è la scienza”. Nemmeno il suo battesimo può far pensare ad una vera fede cristiana, del tutto inconciliabile con la massoneria. Anche perché il Cattolico-Fondamentalista medio è anti-massonico, mentre il Protestante-fondamentalista medio in genere guarda alla massoneria come occulta e pagana nella sua natura, e quindi molto anticristiana. I cattolici arrivano a sanzionare l’adesione alla massoneria con la scomunica; i protestanti sono persino più assolutisti, e sottolineano che “un cristiano non può essere massone”.

Distinzioni importanti e fondamentali, che però non trovano spazio sui media. Dove, quando si parla di cristianesimo, se ne parla soprattutto in termini di xenofobia, arretratezza, chiusura verso la modernità. Una offensiva che ha portato Benedetto XVI, nell’ultimo messaggio per la Giornata Mondiale per la Pace, a sottolineare che “i cristiani sono la religione più perseguitata del mondo”. Non parlava solo dei massacri e della marginalizzazione che vivono i cristiani nei luoghi dove sono minoranza.

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