Papa Francesco agli evangelici: il battesimo ci ricorda che l’unità è necessaria

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Il battesimo “ci ricorda una verità fondamentale e molto consolante: che il Signore sempre ci precede con il suo amore e la sua grazia.” Il Papa lo ha detto nel saluto alla delegazione della Alleanza evangelica mondiale ricevuta oggi in Vaticano.

Si tratta di una rete mondiale di 120 alleanze evangeliche nazionali e regionali, 104 ministeri organizzativi, e 6 ministeri speciali che esistono per stabilire ed aiutare le alleanze evangeliche regionali e nazionali a promuovere nelle chiese locali e nelle organizzazioni cristiane quanto loro serve per mobilitarsi a fare discepoli in ogni nazione per Cristo. Stabilita nel 1951 da credenti di 21 paesi, oggi, 150 anni dopo lo stabilirsi dell’idea originale, la WEA abbraccia 160 milioni di cristiani evangelici in 111 paesi. La sua unità è fondata sulla fede cristiana storica espressa nella tradizione evangelica.

Nel suo saluto il Papa ha ricordato che “il Battesimo è un inestimabile dono divino che abbiamo in comune . Grazie ad esso non viviamo più soltanto nella dimensione terrena, ma nella potenza dello Spirito.”

E a propositi di unità Papa Francesco ha ricordato: “Sin dall’inizio ci sono state divisioni tra i cristiani, e ancora oggi purtroppo permangono rivalità e conflitti tra le nostre comunità. Tale situazione indebolisce la nostra capacità di adempiere il comandamento del Signore di predicare il Vangelo a tutte le nazioni (cfr Mt 28,19-20). La realtà delle nostre divisioni deturpa la bellezza dell’unica tunica di Cristo ma non distrugge completamente la profonda unità generata dalla grazia in tutti i battezzati (cfr Conc. Ecum. Vat. II, Decr. Unitatis redintegratio, 13). L’efficacia dell’annuncio cristiano sarebbe certo maggiore se i cristiani superassero le loro divisioni e potessero celebrare insieme i Sacramenti e insieme diffondere la Parola di Dio e testimoniare la carità.”

Il Papa ha poi ricordato i lavori congiunti tra Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani e la Commissione teologica della World Evangelical Alliance che “ hanno aperto nuove prospettive, chiarendo malintesi e mostrando vie per superare pregiudizi.” Ed ha aggiunto: “Non si tratta solamente di ricevere informazioni sugli altri per conoscerli meglio, ma di raccogliere quello che lo Spirito ha seminato in loro come un dono anche per noi.”

Ed ha concluso: “Cari fratelli e sorelle, sono fiducioso che lo Spirito Santo, che infonde nella Chiesa, con il suo soffio possente, il coraggio di perseverare e anche di cercare nuovi metodi di evangelizzazione, possa inaugurare una nuova tappa nelle relazioni tra cattolici ed evangelici.”

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