Il richiamo del papa: l’acqua è un diritto inalienabile

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Un bene che deve essere particolarmente protetto e tramite chiare politiche nazionali ed internazionali, un diritto inalienabile che ha il suo fondamento nella dignità umana, un bene non solo materiale ma spirituale. Così il papa definisce l’acqua nel suo messaggio inviato al Card. Renato Raffaele Martino, rappresentante della Santa Sede all’Esposizione internazionale su Acqua e Sviluppo sostenibile, in occasione della celebrazione della “Giornata della Santa Sede”, presente all’Expo con un proprio padiglione.

“Dobbiamo prendere coscienza – scrive il papa – che oggi disgraziatamente – l’acqua bene essenziale ed indispensabile che il Signore ha dato all’uomo per mantenere e sviluppare la vita, è considerata a causa dell’ incalzare e delle pressione dei molteplici fattori sociali ed economici, come un bene che deve essere particolarmente protetto mediante chiare politiche nazionali e internazionali e utilizzato secondo criteri sensati di utilità e responsabilità”.

Il papa torna così sui temi ambientali con la loro valenza etica oltre che sociale come ad anticipare i temi della prossima enciclica. “L’uso dell’ acqua – scrive – che è stimato come un diritto universale ed inalienabile è in relazione con le necessità crescenti e perentorie delle persone che vivono nell’indigenza tenendo conto che “l’accesso limitato all’ acqua potabile si ripercuoter sul benessere di un numero enorme di persone ed è spesso causa di malattie, sofferenza, conflitti e povertà e perfino morte”.

Circa il diritto all’acqua, “si deve sottolineare che si tratta di un diritto che ha il suo fondamento nella dignità della persona umana. Da questa prospettiva si devono esaminare attentamente le posizioni di quelli che considerano e trattano l’ acqua solo come un bene economico. Il suo uso deve essere razionale e solidale frutto di una equilibrata sinergia tra il settore pubblico e quello privato”.

Benedetto XVI esamina poi il valore spirituale dell’acqua: “Il fatto che oggi si consideri l’acqua come un bene principalmente materiale, non deve far dimenticare il significato religioso”. Soprattutto il cristianesimo ha sviluppato a partire dall’acqua una spiritualità che è un grande valore come bene immateriale “che arricchisce sempre la vita dell’uomo sulla terra”.

“Come dimenticare il messaggio che viene dall’acqua nella Sacra Scrittura come simbolo di purificazione?”, si chiede il papa ed aggiunge: “Il pieno recupero di questa dimensione spirituale è garanzia e presupposto per affrontare adeguatamente i problemi etici, politici ed economici che pesano sulla gestione dell’ acqua da parte di molti interessati in ambito nazionale ed internazionale”.

L’augurio del papa è che l’expo “susciti in tutti coloro che la visitano appropriate riflessioni e favorisca nelle autorità competenti le opportune decisioni a favore d i un bene tanto essenziale per la vita dell’ essere umano sulla terra”. Papa Benedetto aveva già affrontato il tema delle tutela dei beni ambientali nella breve conferenza stampa sul volo che da Roma lo ha portato a Sydney lo scorso sabato.

Il testo integrale del messaggio

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