Sinodo, il lavoro dei circoli minori in un “un clima di comunione e fraternità”
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Proseguono in Vaticano le discussioni dei circoli minori, seconda fase del Sinodo straordinario dei Vescovi sulla famiglia, giunta al terzo giorno dei lavori. Le attività odierne sono state illustrate nel corso del consueto briefing presso la Sala Stampa della Santa Sede, al quale hanno preso parte il cardinale spagnolo Lluis Martinez Sistach, arcivescovo di Barcellona, monsignor Joseph Edward Kurtz, metropolita di Louisville e presidente della Conferenza episcopale statunitense, e l’arcivescovo Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione, che hanno risposto alle numerose domande dei giornalisti presenti.
“Nel Sinodo – ha rilevato il cardinale Martinez Sistach – c’è un clima di comunione e fraternità, di pastoralità della Chiesa madre e maestra”. “I problemi che mi sembravano del nostro Occidente europeo – ha proseguito – si sono rivelati invece problemi di quasi tutti i continenti”. Secondo l’arcivescovo Kurtz “non bisogna aspettare che le persone vengano da noi, ma raggiungerle dove esse si trovano”, mentre “la comune esperienza familiare nelle diverse parti del mondo assicura grande unità alla discussione”.
Riguardo agli incontri dei circoli minori, monsignor Fisichella ha osservato che sono forse “i giorni più fecondi del Sinodo”, in quanto “non ci sono limiti di tempo e quindi più libertà”. “L’eterogeneità dei circoli minori aiuta. Lo stesso tema è affrontato con mille sensibilità differenti”.
“Lo spirito del Concilio Vaticano II è lo Spirito Santo – ha ricordato monsignor Kurtz –, lo stesso può essere detto per questo Sinodo”.
“Le famiglie cristiane devono avere la consapevolezza di dare una testimonianza molto profonda della loro vita cristiana, fatta di gioie e di sofferenze, ma sostenuti dalla fede, perché così si ha la capacità di voler partecipare anche ad altri questa bella esperienza della vita matrimoniale” ha osservato ancora Fisichella. Che ha aggiunto: “Stiamo lavorando per trovare un modo affinché tutti i processi di annullamento siano gratuiti”, mentre, parlando di adozioni, le ha definite “un gesto di amore e queste non vanno dimenticate quando si parla di famiglia, di gratuità dell’amore”.
Il cardinale Martinez Sistach ha insistito sulla “necessità di una pastorale familiare, sia prima del matrimonio, mediante la formazione dei giovani, che dopo di esso, con l’accompagnamento degli sposi”, come pure che occorra un aiuto “al fine della riconciliazione, per superare i momenti di crisi”.
Secondo monsignor Fisichella “parlare di convivenza è ambiguo, alcune sono aperte al matrimonio civile o religioso, altre invece escludono la stabilità”. L’arcivescovo ha richiamato l’espressione risuonata più volte durante il Sinodo di “semina verbi”, cioè i “semi della presenza della verità”, che aiutano a comprendere “se una realtà è chiusa in se stessa, o se invece è tesa verso una verità più grande”. Sulle discussioni che hanno animato il dibattito ha infine esclamato: “Guai se non ci fosse la disputatio, sarebbe una noia pazzesca…”.
Parola finale al cardinale Sistach, secondo il quale “tutti ci dobbiamo convertire, che significa essere fedeli al Signore e capire quale sia la volontà di Dio”.