Dal sinodo, un messaggio per le famiglie che soffrono per la guerra
Un messaggio per le famiglie che soffrono a causa dei conflitti: lo ha diffuso ieri il sinodo dei vescovi, e il tema è entrato nel dibattito sinodale con forza. Si parlerà anche di questo oggi all’Università Urbaniana, quando i cinque patriarchi delle Chiese mediorientali terranno un incontro organizzato dalla Fondazione vaticana “Centro Internazionale Famiglia di Nazareth” in collaborazione con il Pontificio Consiglio della Famiglia.
“A partire dal dramma che affligge i Paesi del Medioriente . si legge nel comunicato – dal conflitto israelo-palestinese, alla gravissima situazione dei profughi siriani e libici, dalle persecuzioni inflitte ai cristiani in Iraq, al pericolo dell’offensiva dell’Isis, l’iniziativa vuole portare all’attenzione dell’opinione pubblica e dell’assise sinodale il grido di sofferenza delle popolazioni coinvolte”.
L’incontro si tiene all’Università Urbaniana, nell’auditorium Giovanni Paolo II, alle 18.30. Dopo il saluto di indirizzo di mons. Vincenzo Paglia, presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia, l’introduzione sul significato del Convegno a cura di Salvatore Martinez, presidente della Fondazione Vaticana “Centro Internazionale Famiglia di Nazareth”.
Interverrano: S. B. card. Béchara Boutros RAÏ, patriarca di Antiochia dei Maroniti, capo del Sinodo della Chiesa Maronita; S. B. Fouad TWAL, patriarca di Gerusalemme dei Latini, presidente della Conferenza Episcopale dei Paesi Arabi; S. B. Ignace Youssif III YOUNAN, patriarca di Antiochia dei Siri, capo del Sinodo della Chiesa Sira Cattolica; S. B. Louis Raphaël I SAKO, patriarca di Babilonia dei Caldei, capo del Sinodo della Chiesa Caldea.
I cinque sono anche stati protagonisti di un viaggio negli Stati Uniti e poi a Ginevra per sensibilizzare l’opinione internazionale sulla situazione in Medio Oriente, e tra i promotori del messaggio inviato dall’aula sinodale.
Questo il testo del Messaggio:
”Riuniti attorno al Successore dell?Apostolo Pietro, noi Padri sinodali della III Assemblea Generale Straordinaria del Sinodo dei Vescovi, insieme a tutti i partecipanti, condividiamo la paterna sollecitudine del Santo Padre, esprimendo profonda vicinanza a tutte le famiglie che soffrono a causa dei numerosi conflitti in corso.
In particolare, eleviamo al Signore la nostra supplica per le famiglie irachene e siriane, costrette, a causa della fede cristiana che professano o dell?appartenenza ad altre comunità etniche o religiose, ad abbandonare tutto e a fuggire verso un futuro privo di ogni certezza. Con il Santo Padre Francesco ribadiamo che ”nessuno può usare il nome di Dio per commettere violenza” e che ”uccidere in nome di Dio è un grande sacrilegio!” . Nel ringraziare le Organizzazioni internazionali e i Paesi per la loro solidarietà, invitiamo le persone di buona volontà ad offrire la necessaria assistenza e l?aiuto alle vittime innocenti della barbarie in atto, e allo stesso tempo chiediamo alla Comunità internazionale di adoperarsi per ristabilire la convivenza pacifica in Iraq, in Siria e in tutto il Medio Oriente.
Parimenti, il nostro pensiero va alle famiglie lacerate e sofferenti nelle altre parti del mondo, che subiscono persistenti violenze. A loro vogliamo assicurare la nostra costante preghiera perché il Signore misericordioso converta i cuori e doni pace e stabilità a quanti ora sono nella prova.
La Santa Famiglia di Nazareth che ha patito la ”via dolorosa dell?esilio” faccia di ogni famiglia, ”comunità di amore e di riconciliazione” una sorgente di speranza per il mondo intero.”