I dialoghi dei Focolari

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L’Assemblea generale dei Focolari, a dieci giorni dalla sua conclusione, ha vissuto un momento inedito con un nutrito gruppo di rappresentanti di movimenti cristiani evangelici e cattolici, di persone di varie fedi religiose e di convinzioni non religiose. Duplice l’obiettivo: rinsaldare legami, dopo anni di storia comune, e salutare di persona la rieletta presidente Maria Voce e il copresidente Jesús Morán. Un lungo pomeriggio in cui è emerso l’orizzonte del dialogo a tutto campo, al quale il Movimento dei Focolari, per sua stessa natura, si sente chiamato con impegno rinnovato.

Il gruppo rappresentava una vasta rete di persone e associazioni, «un vero supporto per la costruzione della fraternità universale», secondo le parole della Presidente.

Del cammino di “Insieme per l’Europa”, progetto che va avanti da 15 anni e oggi condiviso da 300 movimenti cristiani, hanno parlato Thomas Römer  dell’Ymca di Monaco, Gerhard Pross, responsabile di una rete di un centinaio di movimenti evangelici, il francese Gérard Testard, cofondatore di Fondacio e oggi presidente di Efesia, p. Heinrich Walter, presidente di Schoenstatt, Cesare Zucconi che ha portato l’augurio di Andrea Riccardi della Comunità di Sant’Egidio. Emergeva la vitalità di un tessuto in cui si «articolano lo spirituale e il ‘politico’», un dialogo della vita e dell’impegno che fa cadere i pregiudizi e sprona a lavorare insieme nella costruzione della pace.

«Portare insieme il calore della pace nel mondo», questo il cuore del messaggio degli esponenti buddisti della Rissho Kosei-kai del Giappone, il rev. Katsuotishi Mizumo con la moglie e Hiromasa Tanaka. E essere «insieme soggetti del dialogo» era la visione che emergeva dalla testimonianza delle voci musulmane del prof. Adnane Mokrani, del Direttore del Centro Culturale “Tevere” a Roma, Mustafa Cenape della Turchia, e della prof. Shahrzad Houshmand teologa iraniana, che ha confidato di aver imparato da Chiara Lubich «la forza di fede universale che arriva al cuore di tutti i credenti».

Tratto distintivo di questo dialogo: la vita, secondo l’americana Emily Soloff, di fede ebraica, perché «il dialogo con ebrei, musulmani, buddhisti, nel Focolare è sempre un dialogo di vita», che parte «dall’esperienza di ciascuno e dalla comprensione dell’altro». Lisa Palmieri-Billig, anche lei dell’American Jewish Committee, ha specificato come nel Focolare abbia colto che «bisogna essere i primi ad andare verso l’altro», come «un rimedio al dilagare dell’odio».

«Chiara Lubich ha capito fin dal primo momento che l’unità si fa con gli altri, non contro gli altri», afferma con determinazione Luciana Scalacci. «Non poteva lasciare via la parte di mondo che – come me – non si riconosce in nessuna fede religiosa». Altri prendono la parola come Zdravka Gutic, già vicesindaco di Sarajevo, Bosnia ed Erzegovina, Jurif Pismak, scienziato di San Pietroburgo, Russia, e il giovane romano Andrea Onelli.

Interventi ritenuti da Maria Voce «perle preziose che arricchiscono il patrimonio di cui siamo insieme depositari», da «custodire insieme e da moltiplicare a vantaggio dell’umanità». E Jesús Morán, ringraziando, «in un’assemblea come questa che guarda al futuro, ben ancorata alla fonte, non poteva mancare un simile momento. Insieme a voi siamo più noi stessi».

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