Il Papa: ‘Davanti a Dio siamo tutti peccatori e bisognosi di perdono’

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Commentando il Vangelo odierno, Papa Francesco ha affrontato nel corso dell’Angelus il tema della “correzione fraterna nella comunità dei credenti”.

Il Signore – spiega il Pontefice – chiede alla sua comunità “lo sforzo per accompagnare chi sbaglia, affinché non si perda. Occorre anzitutto evitare il clamore della cronaca e il pettegolezzo della comunità. L’atteggiamento è di delicatezza, prudenza, umiltà, attenzione nei confronti di chi ha commesso una colpa, evitando che le parole possano ferire e uccidere il fratello. Anche le parole uccidono, quando sparlo, critico ingiustamente, quando spello un fratello con la lingua, io uccido. Nello stesso tempo questa discrezione ha lo scopo di non mortificare inutilmente il peccatore. E’ brutto vedere uscire dalla bocca di un cristiano un insulto o una aggressione. Insultare non è cristiano”.

“In realtà – ricorda Francesco – davanti a Dio siamo tutti peccatori e bisognosi di perdono. Gesù infatti ci ha detto di non giudicare. La correzione fraterna è un aspetto dell’amore e della comunione che devono regnare nella comunità cristiana, è un servizio reciproco che possiamo e dobbiamo renderci gli uni gli altri. Ed è possibile ed efficace solo se ciascuno si riconosce peccatore e bisognoso del perdono del Signore. La stessa coscienza che mi fa riconoscere lo sbaglio dell’altro, prima ancora mi ricorda che io stesso ho sbagliato e sbaglio tante volte”.

Cristo invita all’Eucarestia anche i peccatori e – prosegue il Papa – “tra le condizioni che accomunano i partecipanti alla celebrazione eucaristica, due sono fondamentali: tutti siamo peccatori e a tutti Dio dona la sua misericordia. Dobbiamo sempre ricordare questo prima di andare dal fratello per la correzione fraterna”.

Dopo la recita della preghiera mariana il Papa è tornato a parlare della crisi ucraina: “In questi ultimi giorni sono stati compiuti passi significativi nella ricerca di una tregua nelle regioni interessate dal conflitto in Ucraina orientale. Auspico che essi possano recare sollievo alla popolazione e contribuire agli sforzi per una pace duratura. Prego affinché, nella logica dell’incontro, il dialogo iniziato possa proseguire e portare il frutto sperato”. Infine un pensiero al Lesotho. Papa Bergoglio ha invocato la pace condannando “ogni atto di violenza” e pregando “perché si ristabilisca la pace nella giustizia e nella fraternità”.

L’appello del Papa per la pace in Ucraina

E prima di concludere Francesco ha ricordato che domani ricorre la festa della Natività della Madonna. “Ricordate – ha detto – di farLe gli auguri!”

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