I luoghi della visita del Papa in Corea GwangHwaMoo e Kkottongne

Tra due giorni il Papa parte per la Corea del Sud, ma molti dei luoghi che Francesco visiterà sono per noi occidentali totalmente sconosciuti. Visitiamone insieme qualcuno.
Partiamo da GwangHwaMoo dove si svolgerà la cerimonia di beatificazione di Paul Yun Ji-chung e dei suoi 123 compagni. GwangHwaMoon è un luogo storico, situato al centro di Seoul, dove si trovano le principali sedi istituzionali. Haemi e i suo castello è il luogo del martirio di 132 coreani, la maggior parte dei quali è senza nome. Molti furono arrestati a Naepo e giustiziati a causa della loro professione di fede. Alcuni furono sepolti vivi durante le persecuzioni Mujin 1868. Uno dei motivi per cui i fedeli cattolici furono uccisi ad Haemi è perché lì c’era la Base Navale e una Fortezza militare e proprio ai soldati venne dato mandato di portare a termine le esecuzioni. Il sito venne realizzato durante la dinastia Joseon e oggi è un luogo di preghiera che ricorda le torture subite dai fedeli.
C’è poi la tappa della carità a Kkottongne (Flower Village) fondato nel 1976 da p. Oh Woong Jin. Il sacerdote decise di realizzare la “Casa dell’Amore” dopo avere visto un mendicante, Choi Dong Gwi, offrire cibo ad altri 18 poveri e disabili. Nacque così il più grande centro di assistenza ai bisognosi gestito dalla Chiesa coreana. Qui vengono accolti poveri, senzatetto, alcolisti e disabili.
Avviato inizialmente a Umseong, successivamente è stato ampliato a Gapyeong e Ganghwado, arrivando ad ospitare fino a 5000 persone. L’esperienza di Kkottongne ha varcato anche i confini nazionali ed è stata riproposta in Bangladesh, Filippine, Uganda, Haiti, India, Canada e Stati Uniti.
Questo prezioso servizio conta sulla donazione di tanti sostenitori e dei contributi governativi. E’ gestito dalle Suore di Gesù di Kkottongne (211) e dai Fratelli di Gesù di Kkottongne (65 membri). Con loro lavorano 1.000 volontari.
La Casa della Speranza è una struttura esclusiva per i disabili che vengono abbandonati dalle famiglie. Secondo il Ministero del Welfare e della Salute il numero di persone disabili in Corea è pari a circa 2.510.000 (rapporto del 2012). Di questi, 42.000 sono bambini. A Kkottongne c’è un centro per l’adozione denominato “Angel House”, una struttura di assistenza per bambini abbandonati e per ragazze madri. All’interno del villaggio è presente una scuola dove studiano i ragazzi disabili abbandonati dalle loro famiglie a causa dei loro handicap (al momento sono 121).
Fonte: SEDOC-RADIOVATICANA
nella foto: la piazza GwangHwaMoo