Chiamati on line: la pastorale e la formazione vocazionale nell’ epoca digitale

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La vocazione corre sul web. I portali vocazionali sono molti e in tante lingue diverse e si rivolgono soprattutto ai giovani che ancora sono in ricerca. Ma a sfogliare bene le pagine di vocazioni.net, il portale dei Rogazionisiti, o il più semplice vocazioni.it, si capisce che un portale vocazionale è molto di più che un mezzo per comunicare informazioni. E del resto anche i social network ormai hanno un loro ruolo specifico nell’approccio e  nella pastorale vocazionale.

Basta fare una “passeggiata” tra le pagine di Facebook ad esempio per scoprire che tra gli eventi che si creano ci sono spesso incontri di preghiera e si condividono esperienze. Nella pagina gestita dal Centro diocesano vocazioni di Trieste ad esempio si legge: “dedicato a tutti coloro che desiderano mettersi in ascolto di Dio e scoprire il suo meraviglioso disegno d’amore sulla nostra vita.” Semplice e diretto secondo il linguaggio digitale. Oppure basta diventare “amici” della pagina  vocazione.org e scoprire che cosa condividono i ragazzi. Come ad esempio la vivacissima pagina della diocesi di Noto dove agli inviti per ritiri ed incontri i ragazzi rispondono in dialetto con l’entusiasmo di chi ha capito che gli amici si incontrano anche così.

Il Papa nel suo messaggio per la Giornata delle Comunicazioni sociali ha parlato dell’uso di internet ricordando che un cristiano deve essere se stesso anche in rete, deve testimoniare la propria fede con il comportamento. E molti sono i giovani che lo fanno serenamente.  Tanto che vanno per la maggiore servizi come gli SMS vocazionali. Messaggini periodici che aiutano i ragazzi a riflettere sulla vocazione. E non solo quella religiosa.

Pregare via web

Pregare insieme poi diventa sempre più facile proprio on line.

Iscriviti alla Unione di Preghiera per le vocazioni, è una delle iniziative di www.vocazione.net.

Basta cliccare ed iscriversi: “Cosa c’è di più prezioso dell’invocare al nostro fianco la presenza di uomini e donne di Dio che possano spezzarci il pane della Parola e dell’Eucaristia? Iscrivendoti all’U.P.V. riceverai anche materiale informativo, sussidi vocazionali e la possibilità di conoscere dei bravi sacerdoti che aiutano o insegnano a pregare!”

Iniziative che se pure non raccolgono masse innumerevoli riescono a riunire ragazzi di ogni parte d’Italia e del mondo.

Non solo, basta chiedere di ricevere la newsletter per avere materiale video e musicale utile per incontri anche nella più piccola e sperduta parrocchia. Ad esempio con delle selezioni musicali degli ultimi successi che abbiano però un senso ed un valore. Da Max Pezzali ai Liftiba, tanto per dimostrare che per imparare a rispondere ad una vocazione non si deve essere lontano dalla realtà di ogni giorno.

E poi testimonianze, interviste, racconti da condividere. Attori e cantanti e gente semplice, ragazzi che si raccontano con semplicità o che decidono di inserire il loro nome nella lista dell’ora di preghiera  e che, grazie alla tecnologia, possono sapere chi sta pregando con loro. E non ci sono solo seminaristi e suore. Tra le pagine si legge anche: Militari della Caserma “U.Mara” Solbiate Olona Varese. Un’ ora di preghiera per le vocazioni in caserma sarebbe stata inimmaginabile senza internet. E questa è in effetti una delle esperienze più diffuse. Il monastero invisibile infatti vive una nuova stagione proprio tramite i siti internet, i social network e skipe. Organizzare una catena di rosari, o prenotare un’ora di adorazione e preghiere è facile. Anche il sito della diocesi di Lecce ad esempio organizza la “Notte di luce” una forma di veglia di preghiera cui partecipano regolarmente 500 persone. Naturalmente lo schema di preghiera si scarica on line ed è una proposta che si arricchisce delle idee e iniziative dei gruppi e dei singoli.

Ci sono poi pagine più tradizionali ma non per questo meno utili. www.vocazioni.it ad esempio

Che si propone come un vademecum e sulla home page si legge: “Cos’è una vocazione se non un piccolo seme? Un germoglio da annaffiare e coltivare con ogni premura e delicatezza? Questo è in estrema sintesi il tema di queste pagine, con la finalità di offrire un primo approccio nel cammino di discernimento vocazionale e aprire uno spazio, quale fonte di riflessione, in favore di coloro i quali sono sensibili alla questione delle vocazioni. E’ bene precisare che questo sito non si propone come guida spirituale a quanti sono impegnati in questo cammino di discernimento vocazionale, ma vuole essere una sorta di vademecum su come orientarsi per capire lo spessore della propria chiamata verso un modello di vita apostolica.”

 

Domande e risposte

 

E c’è poi il modello di www.vocazione.org con un sistema interattivo di domande e risposte sui temi “caldi” in un linguaggio adatto ai “digital native” o a chi ha qualche anno in più.

Porvare sentimenti per qualcuno esclude la vocazione? Devo accettare tutti gli insegnamenti della Chiesa? Dio lascia qualche avviso di chiamata?

Basta un click e si può aggiungere una domanda e poi avere una risposta. Sul sito video, documenti, testimonianze si intrecciano in una offerta utile non solo a chi pensa alla vocazione religiosa o sacerdotale, ma anche a tutti i giovani.

Dal sito si capisce come si svolge una giornata in seminario, si conosce la spiritualità, si ascoltano testimonianze, si leggono news e si comprende meglio che cosa sono i “centri vocazionali”.

Moltissimi ovviamente poi i siti più tradizionali ricchi di informazioni, dati, testi, approfondimenti, articoli e appuntamenti che permettono a chi si voglia orientare nel mondo della pastorale vocazionale di avere materiale e accompagnamento.

Certo anche i siti più interattivi e multimediali non possono sostituire il contatto diretto con una guida spirituale. Le preghiere on line non sostituiscono la partecipazione all’Eucaristia, o il colloquio personale per un discernimento profondo.

E anche questo si trova tramite internet. Come ad esempio sul sito dei Padri Carmelitani scalzi.

Che organizza attività e pellegrinaggi per chi chiede all’Ordine dei Carmelitani Scalzi il discernimento della propria vocazione.

L’offerta è una Casa di Accoglienza Vocazionale del Centro Nazionale Carmelitano Vocazioni di Montechiaro di Vico Equense dove si propone un cammino per fare discernimento, ovvero, capire, distinguere ciò che abita nel cuore dell’uomo e imparare a fare scelte libere. Insomma si cerca

il proprio posto nella vita secondo il disegno di Dio su di sé. E per farlo i carmelitani chedono alcune condizioni.

Si deve essere umili e discreti di fronte al disegno di Dio sulla propria vita, si devono verificare mediante un discernimento le proprie intuizioni. E alla fine la proposta è sempre personale e poco virtuale: “Se hai voglia di prenderti un fine settimana o alcuni giorni tutti per te, per condividere il cammino di fede assieme ad altri giovani, con la presenza di un padre carmelitano per sostare con calma, hai la possibilità di farlo.”

* Articolo apparso sulla rivista ROGATE nel 2011

 

 

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