Cresce l’attesa per il Papa a Cassano. Anche nella comunità Saman

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Mancano meno di 24 ore all’arrivo di Papa Francesco in Calabria. Cresce l’attesa, fervono i preparativi nella diocesi di Cassano allo Ionio che, oramai da mesi, attende di vivere  questo grande evento di fede. Papa Bergoglio toccherà finalmente da vicino la regione, ed in particolare la diocesi di Cassano allo Ionio, una delle più piccole della terra di Calabria, «vera testimonianza dell’attenzione del Vicario di Cristo verso le periferie e gli ultimi della nostra comunità», ha detto  il vescovo mons. Nunzio Galantino, segretario generale della Conferenza Episcopale Italiana.

E saranno proprio le periferie esistenziali la meta scelta dal Pontefice: i poveri, gli ammalati, gli anziani, i detenuti, gli ospiti della comunità “Saman”. A  loro il Papa vuole donare parole di speranza, di amore, insieme al resto della comunità di fedeli alla quale, il  Successore di Pietro, vuole  anche «chiedere scusa» per aver «preso»  il loro vescovo affidandogli la segreteria generale della Cei.

«E’ un dono inaspettato ma che ci riempie il cuore di gioia!», dice a Korazym  Fiametta De Salvo, responsabile della comunità residenziale terapeutico-riabilitativa di Cassano all’Jonio, “Saman”.

«Quando ho saputo che la nostra comunità è stata scelta dal Papa, come uno dei luoghi deputati ad accogliere la sua presenza, sono rimasta sorpresa. Questa emozione però mi ha accompagnata per pochi istanti. Nonostante “Saman” – ha aggiunto – sia una struttura laica, pensando  alla figura di Papa Francesco e mons. Galantino,  la mia meraviglia è subito svanita per cedere il passo alla gioia di una più grande comprensione. In effetti, entrambi, sono da sempre stati molto attenti e sensibili a tutte le realtà umane e sociali». 

Nessuno stupore quindi sussiste davanti una scelta che rientra nella naturalezza dell’amore che muove i servi di Dio.

Tra i ragazzi intanto cresce l’emozione. Sono sei, cinque maschi ed una femmina, di età compresa tra i 25 e 40 anni, quelli che incontreranno il Papa, insieme alla responsabile e uno degli educatori della struttura. Pranzeranno in seminario, insieme ad alcuni poveri assistiti dalla Caritas. In tutto, 40 persone.

Le  vite della gente della comunità, 22 in tutto, «sono segnate e compromesse da disagi legati all’alcol e alla droga” aggiunge De Salvo: “Non è per loro facile rialzarsi e riappropriarsi della propria esistenza: su alcuni di loro ci sono delle pendenze penali, altri hanno problemi di salute, alcuni hanno perso i familiari, non hanno nessuno al di fuori della comunità. Spero che la visita del Papa possa infondere speranza. Molti degli ospiti della comunità non credono però le parole del Pontefice hanno portato tanto conforto, aiuto, nei momenti  bui e nelle difficoltà che hanno attraversato».

Oggi la gente della comunità “Saman” attende con gioia l’arrivo del Papa, colui che sono abituati a vedere sul piccolo schermo. Lo fanno in un clima di festa e di preparativi che li vede coinvolti in prima persona.

Fiammetta, che con amore e tanta buona volontà ogni giorno cammina affianco ai suoi ragazzi,  ha voluto rivolgere il suo personale grazie a mons. Galantino: «per noi è un angelo custode. Non mancano le sue attenzioni e premure verso la comunità. Nel suo operato da vescovo di Cassano  è sempre stato vicino agli ospiti della comunità, ai quali faceva sempre visita, pranzava con noi, parlava con loro. E’ stato e sarà sempre un importante punto di riferimento per noi tutti».  

La visita inizierà domani mattina a pochi chilometri da Cassano. La sede scelta è il carcere di Castrovillari dove il papa incontrerà i circa 180 detenuti che saluterà uno per uno. E nel pomeriggio, prima della messa conclusiva a Sibari, gli anziani. Anche loro attendono questo momento.

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