La giornata. Il caso Boffo e l’udienza generale

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Si allarga la polemica sul caso Boffo, con un botta e risposta tra il direttore de Il Giornale Vittorio Feltri e il direttore della sala stampa della Santa Sede, padre Federico Lombardi. Il gesuita ha smentito le dichiarazioni di Feltri sull’origine della velina anonima che riguarda il direttore di Avvenire. “Proviene dalla Gendarmeria vaticana”, ha detto Feltri. “Smentisco nel modo più categorico questa infondata affermazione; – la risposta di Lombardi – viene il sospetto che vi sia una intenzione di fomentare confusione diffondendo false accuse”. Intanto, secondo quanto riferisce l’agenzia Apcom, Dino Boffo avrebbe presentato due volte le sue dimissioni, rimettendo il suo mandato direttamente nelle mani del cardinale Angelo Bagnasco.

Entrambe le volte, il numero uno della Cei le ha respinte. La prima volta che Boffo ha presentato le dimissioni – a quanto apprende Apcom – è stato venerdì, nel giorno della pubblicazione sul ‘Giornale’ dell’attacco di Vittorio Feltri e del successivo annullamento dell’incontro all’Aquila fra il Premier Silvio Berlusconi e il Cardinale Tarcisio Bertone, in occasione della celebrazione della ‘Perdonanza’. Quello stesso giorno, dunque, Boffo ha voluto rimettere il suo incarico ma Bagnasco ha risposto al direttore di restare al suo posto. Ieri, invece, la giornata è stata più convulsa. Dopo nuovi contatti tra segreteria di Stato e vertici Cei, e in seguito anche a una telefonata del Papa a Bagnasco per capire come starebbero i fatti, Boffo ha deciso di partire per Roma e per la seconda volta ha rassegnato le dimissioni a Bagnasco. Dimissioni che, ancora una volta, il numero uno dei vescovi ha respinto nettamente, con l’invito a Boffo di restare al proprio posto, soprattutto in questa fase delicata della vicenda. Intanto, per chiarire la sua posizione e le vicende che lo hanno coinvolto, il direttore del quotidiano dei vescovi, sempre secondo quanto si è appreso, avrebbe scritto anche una lettera al Segretario di Stato vaticano, card.Tarcisio Bertone.

Da parte sua, Benedetto XVI, dopo le vacanze di Castel Gandolfo, è tornato oggi a parlare in udienza pubblica nell’aula Paolo VI del Vaticano. Ed ha affrontato il tema della misericordia di Dio. “Dio persegue le colpe ma protegge i peccatori”, dice parlando di Sant’Oddone, benedettino seguace di San Marino, abate di Cluny. “La misericordia divina è sempre disponibile, essa aspetta la nostra decisione: amante degli uomini, infatti, Gesù prese su di sè i flagelli che sarebbero stati destinati a noi”. Inoltre, di fronte alla “vastità dei vizi” diffusi nella società, il “rimedio” da proporre “con decisione” è quello di “un radicale cambiamento di vita, fondato sull’umiltà, l’austerità, il distacco dalle cose effimere e l’adesione a quelle eterne”. Ssa 02-SET-09 17:47 NNNN

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