Papa Francesco: senza lo Spirito non c’è missione né evangelizzazione
Ci insegna, ci ricorda, ci fa parlare. Questa è l’azione dello Spirito Santo come l’ha spiegata questa mattina, nella messa celebrata in latino per la Solennità di Pentecoste, Papa Francesco.
Nella basilica vaticana qualche migliaio di fedeli e moltissimi sacerdoti, vescovi e cardinali per chiedere con la antica preghiera della sequenza, la presenza dello Spirito che è “Maestro interiore” perché ci insegna la strada che è Gesù, lo Spirito, maestro di vita. “E della vita fa parte certamente anche il sapere, il conoscere, ma dentro l’orizzonte più ampio e armonico dell’esistenza cristiana.”
Lo Spirito ci “ricorda tutto quello che Gesù ha detto. E’ la memoria vivente della Chiesa. E mentre ci fa ricordare, ci fa capire le parole del Signore.” E questo, ha detto il Papa nella omelia della messa “chiede da noi una risposta: più la nostra risposta è generosa, più le parole di Gesù diventano in noi vita, diventano atteggiamenti, scelte, gesti, testimonianza. In sostanza lo Spirito ci ricorda il comandamento dell’amore, e ci chiama a viverlo.”
Perché senza memoria siamo prigionieri del momento ma “con l’aiuto dello Spirito Santo, possiamo interpretare le ispirazioni interiori e gli avvenimenti della vita alla luce delle parole di Gesù. E così cresce in noi la sapienza della memoria, la sapienza del cuore, che è un dono dello Spirito. Che lo Spirito Santo ravvivi in tutti noi la memoria cristiana!”
É così che possiamo parlare: con Dio nella preghiera, in un dialogo vivo con Dio, e con gli uomini nel dialogo fraterno “con amicizia, con tenerezza, comprendendo le angosce e le speranze, le tristezze e le gioie degli altri.”
E lo Spirito ci fa parlare come profeti “facendoci “canali” umili e docili della Parola di Dio. La profezia è fatta con franchezza, per mostrare apertamente le contraddizioni e le ingiustizie, ma sempre con mitezza e intento costruttivo. Penetrati dallo Spirito di amore, possiamo essere segni e strumenti di Dio che ama, che serve, che dona la vita.”
La conclusione del Papa traccia la missione della Chiesa: “Il giorno di Pentecoste, quando i discepoli «furono colmati di Spirito Santo», fu il battesimo della Chiesa, che nacque “in uscita”, in “partenza” per annunciare a tutti la Buona Notizia. Gesù era stato perentorio con gli Apostoli: non dovevano allontanarsi da Gerusalemme prima di aver ricevuto dall’alto la forza dello Spirito Santo (cfr At 1,4.8). Senza di Lui non c’è missione, non c’è evangelizzazione. Per questo con tutta la Chiesa invochiamo: Vieni, Santo Spirito!”