Lo Strega nel “Sistema Italia”

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Tre giugno duemilaquattordici Sala Mostre e Convegni di Gangemi Editore a Roma. Il linguista Tullio De Mauro descrive la nuova realtà del “Premio Strega. Amici della domenica”. Nel suo intervento spiega che l’antico premio letterario italiano si è trasformato: «da una associazione di persone fisiche in una associazione di persone giuridiche». Fondato da Maria e Goffredo Bellonci e da Guido Alberti nel 1947 e portato avanti da Anna Maria Rimoaldi fino al 2007, il “Premio Strega 2014” è diventato – come si era intravisto nelle edizioni appena trascorse – un premio letterario “nazionale”, un premio che è la proiezione di realtà istituzionali e del mondo imprenditoriale. La “governance” dello Strega non ha più quel carattere intellettuale, salottiero e anche personalistico e umorale che aveva lo Strega delle origini, che era fatto e gestito da scrittori e da critici riuniti col nome di “amici della domenica”. Adesso – come hanno detto Stefano Petrocchi della Fondazione Bellonci e Giuseppe D’Avino della Strega Spa – emerge piuttosto l’intenzione di soggetti istituzionali e produttivi di “fare sistema” e di rilanciare un “brand culturale” che può rappresentare l’Italia in Europa e nel mondo. Su questa linea di trasformazione, la 68esima edizione dello Strega assume un titolo ambizioso: L’ITALIA, I GIOVANI, L’EUROPA. Con il sostegno economico dell’Unione degli industriali del Lazio, di ENI e di un rientrante Comune di Roma, lo Strega si dilata ben oltre i tradizionali confini di Casa Bellonci, dei salotti letterari e degli Editori concorrenti. Darà infatti vita – oltre che al premio maggiore denominato: “Premio Strega-Amici della domenica” – al “Premio Strega Giovani” e al “Premio Strega Europeo” per i quali si prevede un fitto programma di iniziative con scuole, librerie, case editrici e Istituti Italiani di Cultura all’Estero. Da un lato, quindi, il premio si regionalizza ed esalta la sua storica radice “romana”, dall’altro si rafforza nell’ambizione di essere evento catalizzatore e punto di riferimento per l’intero mondo letterario ed editoriale italiano.

Con molto garbo Tullio De Mauro ha motivato la trasmutazione dello Strega da premio di scrittori per altri scrittori ad iniziativa culturale e promozionale complessiva con l’assunzione da parte della Fondazione della missione della “difesa ed estensione della lettura”. Un compito che non era certo nelle vedute dei Bellonci. Loro pensavano, piuttosto, ad una costruttiva competizione fra talenti culturali, ad una gara fra progetti di scrittura e di editoria in una Italia che vedeva crescere di pari passo democrazia, industria e letteratura. Oggi – che siamo nel XXI secolo – emergono nuove povertà culturali, analfabetismi di ritorno e, soprattutto, incertezze nella funzione della letteratura nella società italiana. Sono evenienze epocali che richiedono uno Strega di battaglia e di impegno civile. Maurizio Stirpe dell’Unione Industriali coglie i profili identitari e culturali della crisi italiana quando afferma: «Il Premio Strega […] se ulteriormente sviluppato, può dare un sostegno importante per far uscire la nostra regione e, più in generale, l’Italia, dagli anni difficili che ancora stiamo vivendo. Sentiamo il dovere e la responsabilità di difendere l’industria culturale del nostro Paese, prezioso tratto distintivo che ci rende unici in Europa e in tutto il mondo». Ecco il “crono programma” (come si dice in politichese) del Premio.

La “dozzina” dei candidati al premio letterario maggiore è avvenuta il 15 maggio a Benevento. Il 9 giugno 2014 vi sarà la proclamazione del vincitore del Premio Strega Giovani alla Camera dei deputati di Palazzo Montecitorio. Il premio sarà assegnato da una giuria di circa quattrocento ragazzi di età compresa tra i 16 e i 18 anni, in rappresentanza di oltre quaranta scuole secondarie superiori distribuite in Italia e all’estero (Berlino, Bucarest, Parigi). Sceglieranno tra dodici libri presentati al Premio Strega dagli Amici della domenica. Mercoledì 11 giugno,  in casa Bellonci sede della Fondazione, si riuniranno giurati e personalità dell’editoria e del mondo culturale per procedere alla selezione della Cinquina dei finalisti. La votazione finale e la proclamazione del vincitore del “Premio Strega-Amici della domenica 2014” avverranno nello scenario del Ninfeo di Villa Giulia, a Roma, la sera di giovedì 3 luglio. Nella stessa occasione sarà consegnato anche il “Premio Strega Europeo”, promosso dalla Fondazione Bellonci in collaborazione con la  Casa delle Letterature di Roma e con la Rappresentanza in Italia della Commissione Europea.

Per quest’ultimo premio il vincitore sarà scelto all’interno di una cinquina di opere, tutte insignite di importanti riconoscimenti nei Paesi di provenienza e di recente tradotte e pubblicate in Italia. Indubbiamente il nuovo assetto dello Strega risponde al trascorrere dei tempi, al mutare delle tecnologie e delle culture, alle evenienze dell’attualità sociale ed economica. Resta da vedere se la chiusura del ciclo della letterarietà novecentesca italiana – con i suoi soggetti anomali, ma conflittuali e creativi, poderosi e indipendenti anche se coordinati dalle Case Editrici – aprirà lo spazio a nuove forme della scrittura e a protagonisti egualmente suggestivi e significativi quanto quelli dello Strega novecentesco. Insomma il campo dei soggetti e la parola letteraria dovranno farsi largo all’interno delle formazioni anonime – istituzionali e aziendali – che guidano adesso la nave dello Strega. Una nave che la clessidra del tempo ha lasciato senza nocchieri e che gli “Amici della domenica” devono far veleggiare ancora in mare libero e aperto.

 

Nella foto: la Conferenza stampa di presentazione della LXVIII edizione del Premio Strega con T. De Mauro, G. D’Avino, M. Stirpe, M. Di Biase, G. Gori, S. Petrocchi.

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