66/ma Assemblea Cei, il bilancio del Card. Bagnasco

Condividi su...

I tre ambiti di lavoro indicati dal Papa nella sua prolusione – famiglia, lavoro, migranti – sono ‘spazi che la Chiesa intende abitare con la forza discreta e coraggiosa della nostra identità missionaria, del nostro annuncio di fede e della nostra testimonianza di carità’. E’ quanto si legge nel comunicato finale della 66/ma Assemblea Generale della Cei e presentato dal Cardinale Presidente Angelo Bagnasco.

I Vescovi hanno inoltre accolto l’invito all’unità rivolto loro dal Papa. ‘Come Conferenza – ha detto il Cardinale Bagnasco – vogliamo aiutarci ad essere sempre più spazio vitale di comunione che si nutre di ascolto, di relazioni di prossimità e di condivisione all’interno e tra Conferenze Regionali’. Nello stesso tempo è stato stabilito – in attesa del via libera della Santa Sede – ‘che la nomina del Presidente della Conferenza sia riservata al Sommo Pontefice, che lo sceglie da una terna di Vescovi diocesani votati a maggioranza assoluta dall’Assemblea Generale’.

La Cei nel corso dei lavori ha ribadito inoltre il suo impegno attraverso una ‘rinnovata passione missionaria, via per giungere al cuore degli uomini di oggi. Di qui l’attenzione a comunicare la misericordia, quale dimensione centrale dell’evangelizzazione’. Ribadita poi la centralità dell’educazione che – citando Papa Francesco – ‘non può essere neutra: arricchisce la persona o la impoverisce, la fa crescere o la deprime, persino può corromperla’.

Presentando il bilancio di queste giornate di lavoro, il Cardinale Bagnasco ha spiegato inoltre che dai Vescovi arriva per l’Italia e gli italiani un ‘messaggio di incoraggiamento alla fiducia, ricordando l’invito del Papa a non cadere nel catastrofismo e non lasciarsi sovrastare dalle difficoltà che ci sono’. E in vista delle elezioni europee di domenica il Presidente della Cei ha invitato a non disertare le urne poichè ‘il Parlamento europeo è l’unico organismo dell’Unione Europea eletto dai cittadini e quest’anno è la prima volta che ciò avviene, dopo le nuove competenze ad esso attribuite dal Trattato di Lisbona. La partecipazione attiva alle elezioni è un’opportunità per esercitare la propria co-responsabilità per il futuro dell’Europa’. E sulla situazione italiana il Presidente della Cei ammette la sua preoccupazione. ‘Sicuramente – ha osservato – a livello di economia reale e di tasso concreto di povertà non ci sono ancora segnali di inversione. Le file dei disoccupati e dei precari in cerca di un lavoro stabile non si assottigliano, mentre si moltiplicano quelle per richiedere alle parrocchie un aiuto concreto, non solo per pagare gli affitti o le utenze ma anche solo per avere un pasto quotidiano, persino un
semplice panino. Questo è un dato di fatto’.

Infine il capitolo 8×1000: la spettanza 2014 è di un miliardo 55 milioni e 321mila euro, in aumento di 23 milioni rispetto al 2013. 433 milioni sono stati destinati – ha chiarito il Cardinale Bagnasco – al capitolo culto e pastorale; 245 milioni a quello per gli interventi caritativi e 377 milioni al sostentamento del clero.

151.11.48.50