GMG, i giovani che hanno incontrato Dio

Giovani australiani
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A detta degli organizzatori, i partecipanti alla GMG sono superiori rispetto alle attese. Nel primo incontro con il papa hanno superato la soglia di 500mila e così avverrà con tutta probabilità anche per la veglia e la messa conclusive. La GMG, tuttavia, non vive solo di grandi raduni, ma soprattutto di “quotidiano”, di “giorno dopo giorno”, di un impegno che non si limita al tempo libero, che non risponde alla necessità di svago e divertimento. La GMG, per chi ha imparato a conoscerla, abita nel concreto la vita di un giovane; diremmo quasi che ci sguazza dentro, offrendo spunti e punti di riferimento, proponendo stili di comportamento, indicando non semplici passatempi, ma un vero e proprio programma di vita.

A prima vista potrebbe non crederci nessuno. Le cronache ci dicono che i giovani sono sempre più lontani dalla Chiesa, che la partecipazione alle liturgie è in costante calo, che in pochi pensano ad un prete quando hanno bisogno di un consiglio. Sulle scelte relative all’affettività e alla sessualità, poi, meglio stendere un velo pietoso: si parlano lingue diverse, anzi si usano proprio alfabeti incompatibili. E i grandi incontri internazionali sono soprattutto un’ottima occasione di turismo a basso costo. Si, tutto questo è vero. A prima vista, la realtà è solo questa…

Ma l’esperienza giornaliera dice anche altro: racconta un mondo di ragazze e di ragazzi che come tutti gli altri vivono le nostre città, studiano e lavorano, vanno allo stadio la domenica e a ballare il sabato sera, ridono, piangono, si innamorano e si arrabbiano. Ragazzi e ragazze che ogni giorno, ogni santo giorno, “perdono” un po’ del loro tempo a pregare, su un autobus o su un treno, nella loro camera o nella chiesa dietro l’angolo.

Persone che sentono un Dio presente nella loro vita, ci si confrontano, ci si confidano. Gli parlano e gli chiedono conto. Non sono extraterrestri, non sono disadattati, non hanno bisogno di una consulenza psichiatrica. Semplicemente, giorno dopo giorno, vivono la loro fede, cercando di essere coerenti. Semplicemente, nella loro vita hanno avuto un incontro: e questo Dio li ha cambiati, come nessuna filosofia, nessuna ideologia, nessuna dottrina politica avrebbe potuto fare.

Questi giovani stanno vivendo la loro vita. Che è molto, ma molto di più. Molto più intrigante e molto più difficile. Molto più vera, per fare della fede la bussola del proprio percorso. Ogni giorno. E’ una sfida giornaliera di grande portata, ardua ma possibile. Questo dice la GMG. Ed è per questo che rimane viva: con i viaggi, i cappellini, le magliette e gli zainetti. Ma anche senza.

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