Papa Francesco: “Giovanni Paolo II ci aiuti ad essere viandanti risorti”
I discepoli di Emmaus erano erranti all’inizio del cammino. Ma quando incontrano Gesù, diventando viandanti, perché “hanno incontrato lui, il viandante risorto”. E “anche noi possiamo diventare viandanti risorti se la sua parola riscalda il nostro cuore e la sua parola riscalda la fede e ci nutre di speranza e di carità, e possiamo camminare a fianco i fratelli che sono nel bisogno”. Lo dice Papa Francesco nell’omelia che tiene alla chiesa rettoria di San Stanislao, che dal 1579 è il punto di riferimento per i pellegrini polacchi e per quelli che vivono a Roma. Una tradizione mai interrotta da quando Gregorio XIII la donò alla Polonia. È la messa di ringraziamento per la canonizzazione di Giovanni Paolo II. E a Giovanni Paolo II si rivolge Papa Francesco, perché aiuti i fedeli ad essere viandanti risorti.
“Giovanni Paolo II – dice Papa Francesco – è stato vera pietra ancorata alla grande roccia”. Nella Chiesa dove Giovanni Paolo II è “venuto 80 volte”, Papa Francesco ricorda che il Papa polacco “nei momenti di tristezza non perdeva la speranza perché la sua speranza era fissa in Dio”.
La stessa speranza che ha la comunità dei polacchi a Roma. Al termine della Messa il Papa si incontra con i gruppi pastorali, il gruppo di senzatetto che viene abitualmente assistito dalla parrocchia. Papa Francesco ricorda nell’omelia l’impegno di “questa comunità che accoglie chi ha bisogno, canta e fa festa e dà il riparo verso le periferie di Roma”.
Papa Francesco si rivolge ai polacchi. “Voi fratelli e sorelle fate parte di un popolo che è stato molto provato nella sua storia. Il popolo polacco sa bene che per entrare nelle gloria bisogna passare attraverso la passione e la croce. E lo sa perché lo ha vissuto. Giovanni Paolo II, come degno figlio della sua patria terrena, ha seguito questa via. L’ha seguita in modo esemplare ricevendo da Dio una spoliazione totale. Per questo la sua carne riposa nella speranza”.
“E noi – chiede il Papa – siamo disposti a seguire questa strada? Voi cari fratelli che formate oggi la comunità cristiana dei polacchi a Roma volete seguire questa strada?”
Ricorda le parole di San Pietro riferite da San Paolo, quell’invito a comportarsi rettamente fin quando si è stranieri nella terra, in vista del Regno dei Cieli. “È vero: siamo viandanti, non erranti. Siamo pellegrini, ma non randagi, come diceva san Giovanni Paolo II”, chiosa Papa Francesco.
E poi spiega: “I due discepoli di Emmaus all’andata erano erranti Al ritorno erano pieni della speranza di Cristo, perché avevano trovato lui, il viandante risorto. Lui è qui nella sua parola, è qui sull’altare. Cammina con noi il viandante risorto. Anche noi possiamo diventare viandanti risorti se la sua parola riscalda il nostro cuore e la sua parola riscalda la fede e ci nutre di speranza e di carità, possiamo camminare a fianco dei fratelli che sono nel bisogno”. “San Giovanni Paolo II ci aiuti ad essere viandanti risorti”, conclude il Papa.