La mattina del Papa, tra Papal Foundation e Serie A. “Da ragazzo sono andato parecchie volte allo stadio…”

Un appello ai valori dello sport, a non far “prevalere il fattore economico su quello sportivo”,, incontrando le delegazioni delle squadre di calcio di Fiorentina e Lazio, che il 3 maggio si giocheranno la finale di Coppa Italia. E l’invito ai membri della Papal Foundation di essere “discepoli missionari”, con tanto di apprezzamento per il lavoro con il quale la fondazione “contribuisce ad assicurare la formazione di una nuova generazione di guide della comunità”. Due gli incontri con discorso di Papa Francesco nella mattinata del 2 maggio. E il Papa li onora con due brevi discorsi.
Tutto suo quello destinato alle delegazioni delle squadre di calcio, accompagnate agli alti Dirigenti della Federazione Calcio e della Lega Serie A. “Il calcio, in Italia come in Argentina e in altri Paesi, è un fatto sociale, e richiede una responsabilità sociale, da parte dei calciatori, sul campo e fuori dal campo e da parte dei dirigenti nazionali e locali”:
Papa Francesco è un appassionato di calcio, e tifoso della squadra argentina del San Lorenzo, alle cui partite andava spesso insieme al padre. “Da ragazzo – dice – sono andato parecchie volte allo stadio, e ho bei ricordi. Momenti gioiosi, di domenica, insieme con i miei familiari”: Di qui l’invito affinché “il calcio e ogni altro sport molto popolare recuperi la dimensione della festa”, perché “oggi anche il calcio si muove in un grande giro di affari”, ma “il fattore economico non deve prevalere su quello sportivo, perché rischia di inquinare tutto”. E quindi – aggiunge il Papa – “dall’alto bisogna reagire positivamente, restituendo dignità sportiva agli eventi”. In questo “voi calciatori – dice il Papa – avete una grande responsabilità. Siete al centro dell’attenzione e tanti vostri ammiratori sono giovani e giovanissimi. Tenete conto di questo pensate che il vostro modo di comportarvi, in bene e in male. Siate sempre veri sportivi!”
Alla cura delle nuove generazioni ci pensa la Papal Foundation, che come ogni anno va in pellegrinaggio alla Sede di Pietro. Nata nel 1988 come risposta al desiderio del clero e del laicato cattolico negli Stati Uniti di contribuire direttamente concretamente alla missione del Santo Padre, la Papal Foundation fa un gran lavoro per finanziare opere di carità e devolvere borse di studio. “Fin dalla sua costituzione – dice il Papa – la Papal Foundation ha cercato di promuovere la missione della Chiesa, con l’aiuto di una vasta gamma di opere di carità particolarmente care al sucessore di Pietro”.
Il Papa si dice riconoscimento soprattutto per il sostegno dato ai Paesi in via di sviluppo, ma anche per le borse di studio. “In questo modo – dice il Papa – voi contribuite ad assicurare la formazione di una nuova generazione di guide della comunità, le quali nella mente e nel cuore sono forgiate dalla verità del Vangelo, dalla sapienza della Dottrina Sociale Cattolica e dal profondo senso di comunione con la Chiesa universale nel suo servizio all’intera famiglia umana”.
Tra gli appuntamenti del Papa, anche l’incontro l’arcivescovo Caccia, nunzio apostolico in Libano; con la delegazione del Centro Islamico di Argentina; e con il Consiglio per l’Economia, che si è riunito per la prima volta oggi per definire i suoi statuti.
Papa Francesco ha inoltre nominato Guzmàn Carriquiry, Segretario della Pontificia Commissione per l’America Latina, segretario incaricato della vicepresidenza.