Grande successo per il pellegrinagio Macerata-Loreto, con un ponte verso l’Abruzzo

Circa 80.000 persone, provenienti da tutta Italia e dall’estero, hanno dato vita alla trentunesima edizione del pellegrinaggio a piedi Macerata-Loreto, promosso da Comunione e liberazione, che si è concluso stamane con l’arrivo dei primi pellegrini sotto il grande arco all’ingresso della piazza del Santuario lauretano. Ad accoglierli, il cardinale Crescenzio Sepe, l’arcivescovo delegato pontificio per Loreto mons. Giovanni Tonucci e i vescovi delle Marche. Il clima mite e la notte serena hanno favorito il pellegrinaggio – fra la testa e la coda del quale hanno marciato cinque chilometri ininterrotti di persone – snodatosi lungo i 30 del tragitto.
Dallo stadio maceratese di Helvia Recina erano partiti ieri sera in circa 20.000. Tra i presenti, anche il vescovo dell’Aquila mons. Giuseppe Molinari, che ha portato la richiesta di preghiera e di aiuto della gente dell’Aquila e dell’Abruzzo colpita dal terremoto. Il cardinale Sepe ha evidenziato la testimonianza di fede in favore dei “tanti fratelli colpiti dalla violenza del terremoto e privati degli affetti più cari”, ha ricordato le vittime del sisma e “il dolore di tante famiglie provate da lutti e distruzione”, senza dimenticare i lavoratori colpiti dalla crisi.
Il vescovo di Fabriano mons. Giancarlo Vecerrica ha riferito che mercoledì scorso, all’udienza in Vaticano, alla richiesta di un messaggio da portare ai giovani del pellegrinaggio, Benedetto XVI lo ha invitato a esortare i giovani ad “avere più coraggio guardando al futuro perchè il Signore cammina con loro”. Il vescovo di Macerata mons. Claudio Giuliodori è più volte intervenuto per ricordare la figura del missionario gesuita maceratese Matteo Ricci. Dal canto suo, mons. Tonucci, salutando i pellegrini a Loreto, ha osservato che la presenza di Dio “non ha tolto nulla della fatica del mattino e della voglia di lasciar perdere, perchè il Signore ci accompagna, ma le gambe sono le nostre, la meta è luminosa, ma il fiato ci manca ugualmente. Anche per questo – ha aggiunto – la marcia notturna somiglia tanto al cammino della vita”
Fonte: ANSA