La lettera di Papa Francesco al vescovo di Bergamo
Papa Francesco scrive al vescovo di Bergamo, monsignor Francesco Beschi e ai bergamaschi una lettera in occasione della canonizzazione di Giovanni XXIII e lo fa attraverso il quotidiano “L’Eco di Bergamo. Questa mattina, infatti, il giornale apre, in prima pagina, proprio con la lettera del Papa e con un commento affidato a Emanuele Roncalli, pronipote del Papa Santo e redattore del giornale. “So quanto bene volete a Papa Giovanni, e quanto lui ne voleva alla sua terra”, scrive Bergoglio aggiungendo che dal giorno della sua elezione al Pontificato, il nome di Bergamo e di Sotto il Monte sono diventati familiari in tutto il mondo e ancora oggi, a più di cinquant’anni di distanza, essi sono associati al suo volto sorridente e alla sua tenerezza di padre”.
Nella lettera il papa invita i fedeli bergamaschi a “ringraziare il Signore per il grande dono” che la santità di Giovanni XXIII è stata per la Chiesa universale, e li “incoraggia a “custodire la memoria del terreno nel quale essa è germinata: un terreno fatto di profonda fede vissuta nel quotidiano, di famiglie povere ma unite dall’amore del Signore, di comunità capaci di condivisione nella semplicità. Certo da allora il mondo è cambiato, e nuove sono anche le sfide per la missione della comunità cristiana. Tuttavia, quell’eredità può ispirare ancora oggi una Chiesa chiamata a vivere la dolce e confortante gioia di evangelizzare, ad essere compagna del cammino di ogni uomo, ‘fontana del villaggio’ alla quale tutti possono attingere l’acqua fresca del Vangelo. Il rinnovamento voluto dal Concilio Ecumenico Vaticano II ha aperto la strada, ed è una gioia speciale che la canonizzazione di Papa Roncalli avvenga assieme a quella del beato Giovanni Paolo II, che tale rinnovamento ha portato avanti nel suo lungo pontificato”.
L’incipit della lettera – è il commento di Emanuele Roncalli – è nello “stile familiare di Bergoglio” aggiungendo che questa lettera “arriva come viatico beneaugurante per coloro che si sono messi in cammino diretti a Roma per assistere alla canonizzazione di Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II. Le parole del pontefice sono pregne di sapere e conoscenza della vita di Papa Roncalli. Niente fronzoli, vanno dritte al cuore, penetrano nell’animo della gente”. Il papa spiega che la santità è stato “un grande dono per la Chiesa universale ed esorta a tramandare la memoria del terreno nel quale è germinata, e cioè anzitutto la sua Sotto il Monte e la sua Bergamo”.
La lettera – ricorda ancora il pronipote del Santo – è un “dono” per il quotidiano bergamasco, “ memore” di quanto fece per “L’Eco di Bergamo” don Angelo Roncalli.