Il papa è arrivato a Sydney. ”La GMG per dare speranza ai giovani”
Papa Benedetto XVI è in Australia. Dopo un volo di circa 20 ore, con scalo tecnico a Darwin, l’aereo Alitalia B777 è atterrato alle 15 locali (le 7 in Italia) nella base aerea di Richmond, vicino Sydney. Inizia così la visita australiana del pontefice, accolto dal premier Kevin Rudd e dalle autorità civili, ma anche dal cardinale George Pell, arcivescovo di Sydney, dal card. Stanislaw Rylko, presidente del Pontificio Consiglio per i Laici e da mons. Anthony Fisher, vescovo coordinatore della GMG.
Calorosa l’accoglienza di tanti australiani che hanno affollato le zone limitrofe del blindatissimo aeroporto. “Siamo contenti che il papa sia qui con noi – dice soddisfatto il capofamiglia di australiani di origine spagnola, che hanno accolto in casa loro dei pellegrini – abbiamo sempre sperato che questo potesse accadere e finalmente è successo”. “Attendiamo il papa dalla GMG di Colonia – ha spiegato entusiasta un giovane – è un piacere che sia venuto a casa nostra”. Tanti i cori, tanti i “Viva il papa”, soprattutto quando i pellegrini hanno visto passare Benedetto XVI in auto, dopo che si era diffusa la notizia che il papa sarebbe andato in elicottero. Tra gli striscioni un enorme “We love a world german shepherd”.
Fino al 17 luglio il papa non presiederà cerimonie ufficiali, e riposerà nella residenza privata di Kenthrust, ai piedi delle Blue Mountains. Il Santo padre avrà a disposizione una cappella privata, tanto verde per piacevoli passeggiate e un pianoforte, oltre che gli splendidi scenari delle montagne di Sydney. La residenza ha anche piscina e campo da tennis. Con il papa alloggerà un seguito di circa dodici persone, che lo aiuterà nelle fasi finali di preparazione per la XXIII GMG di Sydney. Durante la GMG il papa alloggerà alla St. Mary House.
Il papa in volo per Sydney (Foto Osservatore Romano)
Lo spirito del viaggio tuttavia, è già chiaro ed è espresso anche in un video messaggio che il papa ha voluto indirizzare agli australiani. Nel testo, diffuso a Sydney in mattinata, viene espresso apprezzamento per volontari e organizzatori della GMG, per poi riflettere sul significato dell’evento. Il papa ha in mente il rinnovamento che passa dall’azione dello Spirito Santo, convinto “che i giovani sono chiamati ad essere strumenti di questo rinnovamento, comunicando ai loro coetanei la gioia che hanno sperimentato nel conoscere e nel seguire Cristo, e condividendo con gli altri l’amore che lo Spirito riversa nei loro cuori”.
Del resto, spiega Benedetto XVI, “molti giovani oggi mancano di speranza”. “Rimangono perplessi di fronte alle domande che si presentano loro in modo sempre più incalzante in un mondo che li confonde, e sono spesso incerti verso dove rivolgersi per trovare risposte. Vedono la povertà e l’ingiustizia e desiderano trovare soluzioni. Sono sfidati dagli argomenti di coloro che negano l’esistenza di Dio e si domandano come rispondervi. Vedono i grandi danni recati all’ambiente naturale dall’avidità umana e lottano per trovare modi per vivere in maggiore armonia con la natura e con gli altri”.
La risposta a queste inquietudini è Gesù Cristo. “In lui – dice il papa – troviamo le risposte che cerchiamo, troviamo le mete per le quali vale veramente la pena di vivere, troviamo la forza per continuare il cammino con cui far nascere un mondo migliore. I nostri cuori non trovano riposo finché non riposino nel Signore, come dice Sant’Agostino”. Da qui, la preghiera “che i cuori dei giovani che si riuniscono a Sydney per la celebrazione della Giornata Mondiale della Gioventù trovino veramente riposo nel Signore e possano essere colmati di gioia e di fervore per diffondere la Buona Novella fra i loro amici, le loro famiglie e tutti coloro che incontrano”. Il messaggio del papa si chiude con un pensiero ai malati e a quanti sono in difficoltà.
– Il testo integrale del messaggio del papa
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Le foto: l’arrivo del papa a Sydney (Foto Reuters/Ap Photo)