Papa Francesco ai giovani della GMG: dov’è il vostro cuore?

Condividi su...

Le nuvole del mattino lasciano il posto al sole in Piazza San Pietro per la processione che apre la liturgia della Domenica delle Palme. Il Papa ha benedetto i rami di ulivo poi ha celebrato la messa dedicata ai giovani che celebrano la giornata mondiale della gioventù dedicata a una delle beatitudini: “Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli”.

Papa Francesco non ha letto il testo preparato ed ha improvvisato una omelia che è stata una lunga serie di domande che si riassumono in una sola: dov’è il mio cuore e a quale di queste persone assomiglio?

Il Papa ha elencato tutti i personaggi protagonisti della pagina del Vangelo letto oggi. La vicenda di Gesù che dagli osanna passa al crucifige della folla.

Una riflessione emotiva e simile a quella che in molte parrocchie si propone in questa domenica.

“Siamo capaci di lodare Cristo che entra a Gerusalemme? O ne prendiamo distanza?” Chiede il Papa. E ancora: sono come Giuda “che fa finta di amare e bacia il Maestro”? o come i discepoli “che dormivano mentre il Signore soffriva”. O ancora: “ Sono io come Pilato, che quando vedo che situazione è difficile, mi lavo le mani e non so assumermi la responsabilità?”

E poi la folla, la grande protagonista dell’ osanna e del crucifige. Il Papa si chiede: “sono  come quella folla che non sapeva bene s’era in una riunione religiosa, in un giudizio o in un circo?”

E poi la folla che sceglie Barabba, la folla che si lascia sobillare e che non è interessata a Gesù. Che lo deride: “Sono io come quelli che passavano davanti alla Croce e si facevano beffe di Gesù? Scenda dalla Croce e noi gli crederemo, dicevano”

Ma ci sono anche i personaggi positivi, Giuseppe di Arimatea “che porta il corpo di Gesù con amore per dargli sepoltura”. Ci sono le donne che si prendono cura del corpo di Gesù, c’è la mamma di Gesù che soffrivano in silenzio? Oppure, conclude il Papa “sono come questi dirigenti che bloccano la vita, bloccano il sepolcro, per difendere la dottrina, perchè a vita non venga fuori?”

La domanda è quella iniziale: “Dove è il mio cuore, a quale di queste persone mi assomiglio? E questa domanda ci accompagni per tutta la settimana.”

Papa Francesco ha utilizzato un pastorale in legno di olivo fatto dai detenuti del carcere di Sanremo. Il pastorale termina in alto con la croce e porta inciso anche lo stemma del Papa ed è stato intarsiato da alcuni ragazzi del laboratorio di falegnameria della Cooperativa il “Cammino” che prevede l’inserimento dei detenuti nel mondo del lavoro. Come ogni anno è la Cooperativa che ha offerto i“parmureli” provenienti da Sanremo e Bordighera: tremila rami di palma intrecciati secondo l’antica tradizione del ponente ligure. Il “parmurelu” riservato al Papa è stato intrecciato con tre foglie di palma unite, a simboleggiare la Trinità.

Gli olivi e i fiori che ornano Piazza San Pietro provengono dalla Puglia. Durante la preghiera dei fedeli c’è un’intenzione in francese per “i perseguitati a causa della fede”, affinché il “sacrificio d’amore” del Signore “sostenga la fedeltà e la mitezza dei cristiani” durante la prova. In cinese si pregherà per la pace tra i popoli e la giustizia nel mondo.

Al termine della messa, prima della recita della preghiera dell’ Angelus, come da tradizione, si è svolto il passaggio della croce della Giornata mondiale della gioventù e dell’Icona mariana della Salus Populi Romani dalle mani dei giovani brasiliani a quelle dei coetanei polacchi, che le porteranno in pellegrinaggio sino a Cracovia, sede della prossima Gmg, nell’estate 2016.

Il Papa ha salutato i 250 delegati – vescovi, sacerdoti, religiosi e laici – che hanno partecipato all’incontro sulle Giornate Mondiali della Gioventù organizzato dal Pontificio Consiglio per i Laici che iniziano il cammino di preparazione del prossimo raduno mondiale, che si svolgerà nel luglio 2016 a Cracovia e che avrà per tema «Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia».

Il Papa ha ricordato che: “ l’affidamento della croce ai giovani fu compiuto trent’anni fa dal beato Giovanni Paolo II: egli chiese loro di portarla in tutto il mondo come segno dell’amore di Cristo per l’umanità.
Il prossimo 27 aprile avremo tutti la gioia di celebrare la canonizzazione di questo Papa, insieme con Giovanni XXIII. Giovanni Paolo II, che è stato l’iniziatore delle Giornate Mondiali della Gioventù, ne diventerà il grande patrono; nella comunione dei santi continuerà ad essere per i giovani del mondo un padre e un amico.”

Poi Papa Francesco ha annunciato: “il 15 agosto prossimo, a Daejeon, nella Repubblica di Corea, incontrerò i giovani dell’Asia nel loro grande raduno continentale.”

Il Papa si è poi trattenuto a lungo sul sagrato a salutare i ragazzi brasiliani e polacchi nell’ ormai consueto stile festoso che abbiamo imparato a conoscere. Infine il lungo abbraccio della folla che ha atteso il Papa in via della Conciliazione dove Francesco è passato con la jeep scoperta.

151.11.48.50