Il Papa ai mafiosi: ‘Convertitevi o per voi ci sarà l’inferno!’
“Ci guardi, Santo Padre. Guardi ognuno di noi, legga nei nostri occhi il dolore della perdita di un padre, di una madre, di un figlio, di un fratello, di una sorella, di una moglie, di un marito. Guardi nel nostro volto i
segni della loro assenza, ma anche del loro coraggio, del loro orgoglio della nostra voglia di vivere”. Sono le parole di Stefania Grasso, figlia di Vincenzo – imprenditore ucciso dalla ‘ndrangheta nel 1989 – rivolte a Papa Francesco all’inizio del suo incontro con i familiari delle vittime delle mafie, in occasione del meeting nazionale organizzato dalla Associazione Libera di don Luigi Ciotti. Entrando nella chiesa di San Gregorio VII il Papa ha percorso la navata prendendo per mano Don Ciotti.
“Pensavamo di incontrare un padre, abbiamo trovato un fratello: Francesco”. Questo l’inizio dell’indirizzo di saluto al Papa di don Ciotti. “Grazie di averci accolto – ha aggiunto il sacerdote – è un momento che abbiamo atteso e desiderato tanto. Le persone che sono qui sono accomunate dal bisogno di verità e di giustizia. Nell’elenco delle vittime ci sono anche 80 bambini, come Domenico Gabriele, il piccolo Cocò e l’altro giorno, Domenico. Ci sono persone che si sono trovate casualmente in mezzo a un conflitto a fuoco, ci sono tanti giusti, persone dalla parte di chi aiuta a cercare la verità, persone libere e leali che non si sono lasciate piegare dalle difficoltà”. “Chi si è ribellato alla mafia – ha concluso Don Ciotti citando il Papa – ha dimostrato di non essere un cristiano da salotto!”.
Toccante l’intervento del Papa. ‘La giustizia – ha esordito Francesco – guadagni spazio e prenda il posto dell’iniquità. Sono solidale con chi ha perso una persona cara, vittima della violenza mafiosa! Grazie perla vostra testimonianza perché non vi siete chiusi ma aperti e avete raccontato la vostra storia, questo è importante per i giovani!”. “Prego – ha aggiunto il Pontefice – per tutte le vittime delle mafie, solo pochi giorni fa un delitto che non ha avuto pietà nemmeno di un bambino. Preghiamo per avere la forza di andare avanti e non scoraggiarci e lottare contro la corruzione”. Come i suoi predecessori, Papa Bergoglio si è rivolto direttamente ai mafiosi. “Sento – ha detto Papa Francesco – che devo dire una parola ai protagonisti assenti: ai mafiosi, per favore cambiate vita! Convertitevi fermatevi e non fate il male! Preghiamo per voi, convertitevi. Ve lo chiedo in ginocchio, per il vostro bene, questa vita che vivete adesso non vi darà piacere e gioia e felicità. Il Potere e il denaro che avete adesso da tanti affari sporchi, crimini mafiosi, è denaro insanguinato e non potrete portarlo all’altra vita. Siete in tempo per non finire all’inferno, quello che vi aspetta se continuate su questa strada”. “Avete avuto dei genitori – ha concluso il Papa – pensate a loro, piangete e convertitevi!”.
Papa Francesco ha terminato impartendo la benedizione indossando la stola di don Peppe Diana, il sacerdote ucciso dalla camorra esattamente 20 anni fa.