La santità dei Papi nella storia

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Quanti sono stati i papi santi? Perché li si è ritenuti tali? Quale è stata nel corso del tempo la devozione nei
loro confronti? Questi sono alcuni degli interrogativi ai quali intende rispondere il ciclo di conferenze di alto
profilo storico che la Fondazione Papa Giovanni XXIII, insieme alla Diocesi di Bergamo, intende offrire
come momento culturale in preparazione alla canonizzazione di papa Giovanni XXIII, il prossimo 27 aprile.
Nella Chiesa antica, a cominciare da san Pietro, spesso i papi sono anche martiri della fede; questo consente
di individuare con facilità la fisionomia della loro santità. Nel periodo medievale la santità del papa è invece
vista più come derivante dall’esercizio del suo ruolo che non per i suoi meriti personali. Nell’età moderna la
santità del papa è individuata soprattutto nella sua difesa dell’ortodossia cattolica contro scismi ed eresie.
Questo talvolta porta a nuove forme di “martirio”: è il caso dei papi perseguitati dal potere politico, come
quello napoleonico o, più in generale, avversati da una mentalità secolarizzata o perfino ostile alla Chiesa.
Nella contemporaneità si manifesta più attenzione per la spiritualità e la testimonianza personale dei papi,
che colpiscono l’immaginario popolare fino al grido “Santo subito!” levatosi da piazza San Pietro durante i
funerali di papa Giovanni Paolo II.
Martedì 25 marzo Inizia il prof. Agostino Paravicini Bagliani, docente all’Università di Losanna e
all’Università S. Raffaele di Milano, con un intervento sulla santità dei Papi nel Medioevo.
Martedì 1 aprile il prof. Roberto Rusconi, docente all’Università di Roma Tre, affronta il tema della
santità dei papi nell’età moderna.
Infine, martedì 8 aprile, il prof. don Ezio Bolis, docente alla Facoltà Teologica di Milano e Direttore della
Fondazione Papa Giovanni XXIII, illustra i tratti della santità di papa Giovanni XXIII.

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