Papa Francesco riceve il presidente del Montenegro

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“È un grande onore per me” e la mano destra poggiata sul cuore. Si presenta così Filip Vujanović, presidente della Repubblica di Montenegro, accolto da Papa Francesco sulla soglia della Biblioteca del Palazzo Apostolico. Cortesia reciproca su chi debba entrare per primo per dare inizio all’udienza privata, ma alla fine vince il Papa e il presidente del Montenegro lo precede. 25 minuti  colloquio, con interprete, poi Vujanović introduce la delegazione che lo accompagna, a iniziare dalla moglie Svetlana, e poi il consigliere economico, quello politico e quello per i media, l’ambasciatore di Montenegro presso la Santa Sede e il secondo segretario d’ambasciata. Al tavolo dei regali ci sono un’icona di Gesù, dipinta da uno dei più noti pittori montenegrini, spiega il presidente, su un legno che è vecchio più di cento anni. Il Papa ricambia con un medaglione di San Martino di Tours, poi le medaglie del pontificato per tutti e la richiesta, al presidente e alla moglie, di pregare per lui. Saluti cordialissimi, si va quindi in prima loggia, per l’incontro con il segretario di Stato, cardinale Pietro Parolin, accompagnato dall’arcivescovo Mamberti. Sul tavolo sono pronti i regali: un’icona della Vergine da parte del presidente Vujanović, e un grande plico rosso, sulle Fontane del Vaticano, da parte del vertice della diplomazia della Santa Sede.
“Nel corso dei cordiali colloqui – informa una nota della Sala Stampa della Santa Sede – è stata espressa soddisfazione per le buone relazioni bilaterali, ulteriormente rafforzate dall’Accordo di Base, che favorisce la collaborazione fra la Chiesa e lo Stato per il bene comune della società. Si è fatto poi cenno ad alcuni temi di comune interesse, soffermandosi sulle principali questioni regionali e sul cammino del Montenegro verso l’integrazione nelle istituzioni europee ed euro-atlantiche”.
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