In pellegrinaggio alla cattedrale, sulle orme di Pier Giorgio Frassati
A Sydney le giornate sono intense, ricche di iniziative ed eventi. La XXIII Giornata mondiale della gioventù è alle porte e la modernissima metropoli australiana sta per diventare la capitale dei giovani cattolici del mondo. Venerdì il primo atto ufficiale dell’intenso programma, l’inaugurazione del “Pilgrimage to the cathedral”, il pellegrinaggio no-stop dei giovani nella cattedrale di St. Mary, che sarà, secondo Fr. Mark Podesta, portavoce della diocesi, “il punto focale di tutte le celebrazioni”.
A marcare l’evento l’inaugurazione del nuovo quadro della “Madonna della Croce del Sud – Aiuto dei Cristiani”, commissionato per l’occasione all’artista Paul Newton. Grande la soddisfazione dell’arcivescovo di Sydney, il cardinale George Pell, che ha presieduto la cerimonia, alla presenza del vescovo ausiliario John Fisher, responsabile della GMG.
Gli organizzatori prevedono che nei giorni clou almeno 4mila persone all’ora si recheranno pellegrini nella cattedrale. “I giovani e tutti coloro che si trovano a Sydney sono invitati nella cattedrale di St. Mary, la chiesa madre dell’Australia – fanno sapere dalla diocesi – per riflettere sulle vite di tre dei dieci patroni della GMG, Nostra Signora della Croce del Sud, la beata Mary MacKillop e il beato Pier Giorgio Frassati”.
Nell’occasione, infatti, è stata anche inaugurata la cappella che accoglie il beato italiano, che per la prima volta ha lasciato Torino alla volta dell’Australia. La sua vita e le sue opere sono spiegate in una mostra a pannelli, collocata lungo il percorso che porta alla cappella.
Il corpo del beato Pier Giorgio Frassati (Foto Reuters)
“E’ un grande piacere accogliere con fede il corpo di Pier Giorgio”, spiega Paul Elarde, fondatore di numerosi gruppi australiani dedicati al beato, che ha fortemente voluto che il corpo fosse a Sydney, vincendo anche le rigide imposizioni burocratiche dell’Australia. “Abbiamo conosciuto la figura di Pier Giorgio Frassati durante la GMG di Parigi – continua Elarde -, e da allora coltiviamo una grande devozione per lui. Pensiamo veramente che possa essere un esempio importante per tanti giovani”.
Entusiasta anche la rappresentante del governo australiano, presente alle tante cerimonie prima dell’arrivo in cattedrale. “Abbiamo sempre sentito un grande odore di rose, che ci avvolgeva – ha dichiarato – Sembrava quasi una fragranza di santità”.
Mostra sul beato Pierg Giorgio Frassati (Foto Korazym)
Non mancano le curiosità, raccontate da Paul Elarde. “Un giovane di 28 anni è venuto a vedere il corpo e mi ha detto: ‘Sembra un santo australiano’. Quando io gli ho detto che era italiano, lui mi ha risposto: ‘E’ vero, ma lo sentiamo nostro perché incarna in pieno il nostro spirito: scherzava tanto, e poi gli piaceva la birra e lo sport’”.
A fare da sfondo alla semplicissima cassa in legno del beato, un’icona realizzata per l’occasione da un gruppo di ex tossipendenti di Medjugorie. L’immagine raffigura la salita al cielo dei corpi, e in chiave giovane, vuole rappresentare anche la possibilità di uscire da tutte le dipendenze del mondo moderno.
L’interno della cattedrale (Foto Korazym)
L’apertura al mondo ortodosso e all’ecumenismo si respira anche nella cripta della cattedrale, dove è stata sistemata la cappella per l’adorazione eucaristica permanente. A fare da contorno all’Eucarestia splendide icone dipinte da ortodossi russo-australiani, donate per un mese “in segno di ecumenismo e di fratellanza”. Dopo la GMG rimarranno conservate nella chiesa ortodossa di Sydney, a perenne ricordo dell’evento.